Ecosfera, indagini su un appalto senza gara

Il pm ricorre contro la revoca dei domiciliari a Troiano: favori da Andreola e Quarta

PESCARA. Arriva sette mesi prima dell'ultima firma la certezza di un appalto da più di 100 mila euro: un incarico diventato «una questione politica». Parte da questo incrocio di date e circostanze «imbarazzanti», mischiato alle intercettazioni e all'esame degli atti sequestrati, il ricorso che la procura dell'Aquila è pronta a presentare contro la revoca degli arresti domiciliari a Corrado Troiano, 48 anni, socio della Cyborg srl. Sotto la lente degli inquirenti anche l'ultima portata di un pranzo in trattoria a Roma: la promessa alla Cyborg, mantenuta, di un contratto da 40 mila euro senza gara d'appalto.

Non ci sono «indizi gravi» contro Corrado Troiano, questa la decisione del gip dell'Aquila Roberto Ferrari che per un giorno soltanto ha sostituito il giudice titolare dell'inchiesta Caligola Marco Billi. Per gli investigatori, la verità è un'altra: la Cyborg srl di Chieti è stata «favorita» dalla "zarina" Vanna Andreola e da Lamberto Quarta, già braccio destro dell'ex governatore Ottaviano Del Turco e consulente dell'Ecosfera di Roma, l'unico ancora in carcere a Chieti.

CONTRATTO BIS.
La fase bis dell'indagine sulla Cyborg, avviata dalla squadra mobile per sostenere il ricorso della procura dell'Aquila, riguarda anche l'estensione di un appalto da 40 mila euro gestito dall'Oics, ente di Roma che assiste le istituzioni nei programmi comunitari - il vice presidente Mario Gay, 58 anni, è ai domiciliari. Se ne parla nel pranzo in trattoria a Roma del 12 aprile 2011 e la polizia ha trovato atti sulla proroga durante le perquisizioni. Troiano: «Ecco perché ti ha detto su 'sta piccola estensione di 40 mila euro...». Andreola: «Potete fa l'estensione?». Gay: «Si potrebbe pure fa». Troiano: «Cioè, siccome lei già ha telefonato per dire... oh, allora ce l'avevi... rifa».  «Andreola insiste ripetutamente con Gay», dice il gip Billi, «a che lo stesso consenta a Troiano di avere ulteriori affidamenti ("mettiti a lavorare per lui"). Andreola sollecita Gay a concedere alla Cyborg un'estensione di un precedente affidamento per 40 mila euro. L'interessamento di Andreola per la Cyborg e l'insistenza delle richieste a Gay trova evidente spiegazione nella collaborazione che Michele Galdi, marito della Andreola (ai domiciliari, ndr), ha con la Cyborg».

APPALTO SICURO. «Sispreg»: è intorno a questa parola chiave che girano le altre accuse contro Troiano e la Cyborg, una ditta che secondo le 197 pagine dell'ordinanza dell'operazione Caligola ha avuto favori dagli «amici» Andreola e Quarta. Per questo, la procura vuole ricorrere contro la decisione del gip Ferrari.  Al telefono con un consulente, Valerio Nicoletti Altimari (non indagato), una dipendente dell'Ecosfera, Paola Angelozzi (non indagata), rivela: «Esatto... e questo bando sembrerebbe che l'abbia vinto Cyborg... quindi a quel punto». È il 21 febbraio 2011: la gara d'appalto per l'implementazione del Sispreg, uno strumento di monitoraggio della Regione Abruzzo per l'accesso ai fondi europei costato 114 mila euro, non è ancora conclusa ma già circola il risultato. L'ultimo atto, infatti, porterà la data dell'11 agosto 2011: sette mesi dopo e con la Cyborg vincitrice. Ecco l'intercettazione. Angelozzi: «Adesso ti giro la documentazione, praticamente la nuova relazione... il nuovo preventivo di Cyborg e la relazione invece che verrà presentata lunedì in quella riunione». Altimari: «Ok». Angelozzi: «Come vedrai... la parte relativa a Cyborg, quindi, la proposta... c'è scritto in relazione all'assistenza tecnica ma non è, non è così...eh, insomma, è abbastanza strin... stringata... abbastanza, rispetto al resto e non è stata per niente... esplosa». Altimari: «È questa qui di Cyborg?». Angelozzi: «Esatto sì... quindi, già questo ti fa capire quale è l'indirizzo del comitato... ho parlato con...». Altimari: «E noi che dobbiamo fare?». Angelozzi: «No, no, no, ho parlato con Anna e gli ho detto io non ho ancora sentito Valerio... gli devo dare conferma se deve venire o meno e lei mi ha detto lascia stare Valerio perché è una questione politica vista... vista la situazione... evitiamo».

«È LA POLITICA».
Secondo il gip Billi, «appare condivisibile l'interpretazione della conversazione fornita dal pm Antonietta Picardi secondo la quale per Angelozzi e Altimari era talmente palese l'intenzione "politica" di avvantaggiare la Cyborg che la presenza in riunione di tecnici competenti in materia avrebbe potuto mettere in difficoltà gli altri».

«VANNA VUOLE LORO». Della Cyborg parlano anche il patron di Ecosfera Duilio Gruttadauria, 61 anni di Caltanissetta ma domiciliato a Carsoli, e la moglie Anna Teodoro, 59 anni, entrambi ai domiciliari dopo 15 giorni in carcere. Teodoro: «Eh, no ma Vanna vuole questi ha fiducia in questi qui, a me per telefono non mi è sembrato... per questo ho cercato di parlarci». Gruttadauria: «Un altro cazzo... che lei sia amica di questi è probabile... è un'amicizia sostenuta e mediata da Quarta». Teodoro: «Da lui... sì». Gruttadauria: «Certo... io penso».  «Era chiaro, in ogni caso», dice il gip, «che i referenti della Cyborg erano amici di Andreola e che tale amicizia fosse riconducibile a Quarta».

«IBRIDO PER TUTTI».
Ma l'Ecosfera, tagliata fuori dalla torta del Sispreg, vuole trovare un altro sistema per guadagnare dall'appalto già assegnato alla Cyborg: è «l'ibrido che accontenta tutti» di cui parla al telefono Angelozzi. È una frase decisiva che il gip spiega così: «Qualora si fosse seguita la strada della gara ristretta (per favorire "gli altri" ossia la Cyborg) si prospettava comunque l'utilizzo, in qualità di consulente retribuito dalla Cyborg, di un tecnico informatico di Ecosfera - Altimari - per la realizzazione del software. Questa possibilità era favorita da Quarta». E il gip cita un colloquio tra Gruttadauria e la moglie: «Se lo fanno questi Quarta vuole che questi usino Valerio come consulente pagandolo perché questi ovviamente sono informatici non sanno da che parte cominciare».

© RIPRODUZIONE RISERVATA