Edilizia, settore in crescita per gli effetti del superbonus Investimenti a +5,2 per cento 

Solo nell'ultimo anno sono nate più di 50 aziende di costruzioni sul territorio Aumenta anche il numero delle ore lavorate: +9,33% rispetto al 3,93 nazionale 

Il report dell'Ance Abruzzo consegna un territorio dove il settore delle costruzioni cresce a ritmo sostenuto. A farsi sentire è ancora l'effetto della ristrutturazione post-sisma 2009 e 2016 che, sommata al Superbonus, ha fatto lievitare il numero di imprese e lavoratori, massa salari e appalti. Un dato su tutti: nel 2023 gli investimenti nelle costruzioni sono aumentati del 5,2%, mentre la crescita percentuale, nei primi sei mesi di quest'anno, è stata maggiore, per l'Abruzzo, rispetto alla media italiana: +9,33% di ore lavorate contro il +3,93 a livello nazionale. I lavoratori sono aumentati del 10,83%, contro il 5,45% registrato in Italia, le imprese dell'1,53%, mentre su scala nazionale il segno è negativo, - 0,2%.
SEGNALI DI CRESCITA
Gli indicatori economici, censiti dalle casse edili abruzzesi, forniscono risultano decisamente positivi, come si evince dalla ricerca sull'andamento del settore delle costruzioni, riferita al I° semestre di quest'anno, elaborata dall'Associazione costruttori regionale. In particolare, le ore lavorate sono aumentate, in Abruzzo, da 13 milioni 913 mila 727 del 2023 ai 15 milioni 212mila 527 del primo semestre 2024. I lavoratori, nello stesso periodo, sono passati da 20.453 a 22.669, le imprese da 3.733 a 3.790. Solo nell'ultimo anno sono nate più di 50 aziende edili sul territorio. Infine, la massa salari – che viaggia di pari passo con l'aumento delle maestranze nei cantieri – è passata da 149 milioni 203mila 084 a 166 milioni 624mila 794 euro. Del resto, come evidenziato nel report Ance, «il settore delle costruzioni riveste un ruolo cruciale nell’economia, non solo per la sua capacità di generare occupazione e crescita, ma anche per le sue peculiari dinamiche produttive, che lo distinguono da altri settori produttivi: basti pensare che acquista beni e servizi da circa il 90% dell’insieme dei settori economici, rivolgendosi quasi esclusivamente alla produzione interna». Questa caratteristica amplifica gli investimenti anche in funzione anticrisi economica e sociale. «Dopo lo shock pandemico l’Italia era tornata a essere tra i principali Paesi Ue in termini di sviluppo. Un risultato al quale aveva contribuito, in modo determinante, il settore delle costruzioni con una fase di espansione legata alle manovre antirecessive messe in campo sia a livello nazionale, attraverso lo strumento del Superbonus 110% che con l’avvio della strategia comunitaria del Pnrr», sostiene l'Ance, «il trend di crescita era già in corso dal 2017, con un recupero rafforzato nell’ultimo triennio (2021-2023) che aveva consentito di superare, quasi del tutto, il gap produttivo dovuto alla ultradecennale crisi economica, del periodo dal 2008 al 2020, quando settore delle costruzioni aveva perso ben 90 miliardi, ovvero il -38,8%». Nel quadro nazionale si inserisce, a pieno titolo, l'Abruzzo con una serie di risultati favorevoli: 3.741 imprese attive a settembre 2023, 20.439 lavoratori 27milioni 699.667 ore lavorate e una massa salari che sfiora i 205 milioni di euro.
SGUARDO AL FUTURO
Anche i dati relativi al primo semestre 2024 sconfessano, secondo l'Ance, le previsioni negative che erano state annunciate a livello nazionale, «per la drastica frenata del comparto della riqualificazione immobiliare e a causa del persistere di un incerto e difficile quadro geopolitico internazionale». Crescono ore lavorate, numero di dipendenti e di imprese, consistenza della massa salari. Una buona performance che, in futuro, come evidenzia l'Ance Abruzzo, «risentirà delle scelte dell'esecutivo in materia di edilizia pubblica e residenziale. A livello nazionale, si auspica che il governo non abbandoni le misure introdotte per stimolare la riqualificazione energetica e la messa in sicurezza degli edifici, seppur con aliquote più contenute rispetto al passato e nel quadro di una puntuale programmazione, secondo norme stabili e difese nel tempo, anche per il raggiungimento degli obiettivi europei. Un disegno di legge importante all’esame del Parlamento è il decreto Salva Milano, che riguarda la corretta interpretazione delle norme per interventi edilizi nel perimetro urbano. Entrambi questi provvedimenti potranno avere riflessi positivi anche sul territorio abruzzese».
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