Resti di bivacchi alla pineta di Santa Filomena

MONTESILVANO

Emergenza pineta, «Qui abbiamo paura anche di giorno» / VIDEO

I residenti di via Saline e via Fortore denunciano la presenza continua di spacciatori. Non si ferma il degrado al PalaRoma

MONTESILVANO. Bivacchi, degrado, spaccio di droga, prostituzione. La pineta di Montesilvano è tutto questo, e la denuncia di una donna inseguita e importunata da un giovane senegalese ubriaco (che forse voleva soltanto qualche spicciolo per continuare a bere), riflette bene la sensazione di paura che si respira tra i cittadini che vivono nei quartieri a ridosso della riserva naturale Santa Filomena.

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Ronda antibivacchi, tensione alla pineta
La prima ronda contro i bivacchi nella pineta ha visto l'intervento di tre nigeriani che si sono rivolti con frasi minacciose contro i consiglieri comunali Anthony Aliano (#montesilvano2019) e Aurelio Cilli (Lega per Salvini), che insieme al consigliere Mauro Orsini, al coordinatore cittadino di Fratelli d'Italia Marco Forconi e a una cinquantina di cittadini avevano invitato gli immigrati presenti nella pineta ad allontanarsi e a ripulire la zona. Le pattuglie di carabinieri e polizia hanno poi identificato i nigeriani che non avevano affatto l'aspetto di poveri immigrati. Le ronde proseguiranno anche nei prossimi giorni. Sul Centro in edicola domani, domenica 27 maggio, interviste e interventi sull'emergenza immigrati a Montesilvano.

Le ronde notturne annunciate da Lega e Fratelli d’Italia serviranno forse a rendere un po’ più sicura nelle ore serali la pineta, ma sono molti i cittadini che ritengono che si debba intervenire anche nelle ore diurne. «Da un po’ di tempo assistiamo a una vera e propria processione di immigrati e disagiati», spiega Carlo, residente in via Adige. «Dopo aver pranzato alla Casa della Solidarietà, a Santa Filomena, questi ragazzi si fermano a fare i loro bisogni al PalaRoma, dopo di che da via della Liberazione (la cosiddetta strada parco, ndr) raggiungono il parco di via Fortore, la pineta o la spiaggia». L’attività di spaccio di hashish e marijuana si concentra tra il parco don Nicola Castellano, in via Fortore, e la pineta che si distende lungo le vie Saline e Bradano.

L'esterno del PalaRoma, utilizzato cone bagno pubblico

«Dentro il parco pubblico Castellano oramai ci sono soltanto loro, e i bambini hanno paura ad andarci a giocare», sottolinea una residente della zona. «I continui controlli dei carabinieri, con tanto di arresti, servono a poco: due giorni e gli spacciatori ce li ritroviamo lì dentro». L’esterno del Palazzetto dello sport Corrado Roma invece è diventato una latrina, e gli abitanti di via Settimo Torinese assistono impotenti al via vai di incivili e zozzoni.
«Dopo il brutto episodio accaduto di recente della donna inseguita e terrorizzata da un extracomunitario nella zona a ridosso della pineta a Montesilvano, ritengo che le istituzioni e la politica debbano attuare seri e urgenti provvedimenti al fine di porre un concreto rimedio al triste fenomeno del bivacco di coloro che sono certamente più sfortunati e deboli, ma che dovranno essere controllati e perseguiti se non rispettano la legge», è la dichiarazione del consigliere comunale Mauro Orsini, presidente della commissione edilizia.
«Parteciperò alle ronde notturne organizzate dalla Lega e da Fratelli d’Italia se servirà a qualcosa, magari anche solo per dare un segnale della presenza e della vicinanza della politica ai cittadini che subiscono le angherie dei delinquenti italiani e stranieri, ma chiedo al sindaco di impiegare maggiori fondi per la sicurezza in città, piuttosto che avallare progetti inutili in questa momento di recessione economica che costituiscono soltanto uno sperpero di fondi pubblici come il progetto dei murales, che ha buttato al vento 13.500 euro e altro denaro pubblico sarà sprecato per la street art, risorse sottratte alla sicurezza e alle fasce più deboli della società, a chi non ha il pane da mangiare».
In realtà il Comune di Montesilvano sta investendo molto per rendere più decorosa e sicura la riviera. Le nuove lampade a led già installate lungo tutta viale Aldo Moro, ad esempio, hanno praticamente raddoppiato la luminosità sui marciapiedi e parte delle strade interne, e su alcuni lampioni, soprattutto quelli che si trovano nelle vicinanze di via Adige e via Livenza, sono state installate le telecamere.
Gli operai sono continuamente al lavoro per tagliare le erbacce e rendere più pulita e fruibile la pineta: ieri il cronista ha assistito allo sfalcio in corso nell’area verde compresa tra via Tronto e via Saline. Per non parlare dell’impegno di carabinieri e polizia, oltre agli addetti di Formula Ambiente, chiamati spesso a rimuovere i bivacchi. Ma contro l’illegalità il primo fronte resta sempre quello dei cittadini. E’ con la loro collaborazione, con i controlli e con il ripristino del decoro nelle aree più degradate che la pineta tornerà ad essere il luogo di tutti. (l.d.f.)