Il dirigente della squadra mobile: «Gli spacciatori vivono nelle ville, perdano il diritto alle case popolari»
Eroina sul balcone, finisce in manette
Droga in cambio di formaggio. Due arresti per furto di energia elettrica
PESCARA. Quasi due chili di eroina stipata in uno sgabuzzino sul balcone di una casa in via Lago di Capestrano e venduta in cambio di confezioni di formaggio. Un pregiudicato di 39 anni, Giovanni Romano, è stato arrestato dalla squadra mobile di Pescara, guidata da Nicola Zupo, nel tardo pomeriggio di venerdì per possesso e spaccio di sostanze stupefacenti. Ma mentre gli agenti stavano finendo di perquisire la casa, due tossicodipendenti sono entrati nell’abitazione per comprare l’eroina che avrebbero voluto pagare con confezioni di formaggio.
Il frutto della perquisizione della squadra mobile, così, ha portato anche a 7 confezioni di parmigiano, oltre a una pistola lancia razzi. Confezioni da 700 grammi a un chilo e che riportano a galla la lista della spesa, l’ultimo bubbone del quartiere perché, con quel formaggio rubato su ordinazione - 7 pezzi per un valore complessivo di 80 euro - i tossicodipendenti avrebbero comprato una, due dosi di eroina che costa 100 euro al grammo.
LA SPESA Da circa un mese, la polizia sta setacciando Rancitelli, sia le strade che l’interno delle case: operazioni che mostrano l’immagine di un quartiere che sta peggiorando, evolvendo in negativo. Nell’ultimo periodo, e come conferma anche l’arresto di Romano, il quartiere più a rischio della città ha visto la nascita di un nuovo metodo per acquistare la droga. E’ la lista della spesa che gli spacciatori preparano ai tossicodipendenti, a cui ordinano generi alimentari come il formaggio, sfizi come bottiglie di champagne o beni più spendibili, dal gratta e vinci alle stecche di sigarette. I tossicodipendeti raccolgono l’ordinazione e vanno a rubare nei supermercati. La lista della spesa è un eccesso a cui si è arrivati, come ha sottolineato anche Nicola Zupo, «a causa del prezzo della droga che è sceso». «La crisi», ha detto Zupo, «investe anche questo settore e le famiglie degli spacciatori sono molto numerose, hanno tante bocche da sfamare,
ecco perché al posto di soldi chiedono derrate alimentari».
ALTRI ARRESTI Accanto all’arresto per droga, 1 chilo e 800 grammi di eroina, l’operazione della polizia ha portato ad altri due arresti, questa volta per furto di energia elettrica, oltre che a 26 macchine fermate perché senza assicurazione. Rosina Spinelli, di 42 anni, e Fioravante Spinelli, di 31 anni, detto Pallino, sono stati arrestati perché usavano abusivamente l’energia elettrica e, da quest’ultimo caso, partiranno altri controlli con l’appoggio dell’Enel.
Rancitelli in pericolo, «quartiere in cui», ha proseguito Zupo, «si vuol cercare di evitare quello che si sta verificando in altre città anche vicine a Pescara».
Un quartiere covo di tossicodipendenti, con la punta in via Tavo, la strada più abbandonata, con il Parco dell’Infanzia distrutto e con lo scheletro di un palazzo che si presta ad essere un ritrovo a più piani per i tossicodipendenti.
Ma una zona dove vivono anche persone oneste. «Ed è per loro», ha deto Zupo, «che bisogna lavorare: ripulire Rancitelli per la tranquillità delle persone oneste che vi abitano».
CASE POPOLARI Per questo motivo, a margine della conferenza stampa sui tre arresti degli ultimi giorni, il dirigente della squadra mobile di Pescara si è soffermato anche su un altro problema annoso di Rancitelli, le case popolari che non vengono usate come abitazioni, ma come luoghi per commettere reati.
«Gli spacciatori», ha detto Zupo, «non vivono lì, ma nelle ville che hanno in altre zone della città. Le case di Rancitelli le usano, così, solo per spacciare. Per queste persone, deve decadere il diritto alle case popolari e la domanda era stata posta già nell’agosto di un anno fa. Tra le soluzioni c’è quella di approvare una legge regionale per la decadenza delle case popolari».
Il frutto della perquisizione della squadra mobile, così, ha portato anche a 7 confezioni di parmigiano, oltre a una pistola lancia razzi. Confezioni da 700 grammi a un chilo e che riportano a galla la lista della spesa, l’ultimo bubbone del quartiere perché, con quel formaggio rubato su ordinazione - 7 pezzi per un valore complessivo di 80 euro - i tossicodipendenti avrebbero comprato una, due dosi di eroina che costa 100 euro al grammo.
LA SPESA Da circa un mese, la polizia sta setacciando Rancitelli, sia le strade che l’interno delle case: operazioni che mostrano l’immagine di un quartiere che sta peggiorando, evolvendo in negativo. Nell’ultimo periodo, e come conferma anche l’arresto di Romano, il quartiere più a rischio della città ha visto la nascita di un nuovo metodo per acquistare la droga. E’ la lista della spesa che gli spacciatori preparano ai tossicodipendenti, a cui ordinano generi alimentari come il formaggio, sfizi come bottiglie di champagne o beni più spendibili, dal gratta e vinci alle stecche di sigarette. I tossicodipendeti raccolgono l’ordinazione e vanno a rubare nei supermercati. La lista della spesa è un eccesso a cui si è arrivati, come ha sottolineato anche Nicola Zupo, «a causa del prezzo della droga che è sceso». «La crisi», ha detto Zupo, «investe anche questo settore e le famiglie degli spacciatori sono molto numerose, hanno tante bocche da sfamare,
ecco perché al posto di soldi chiedono derrate alimentari».
ALTRI ARRESTI Accanto all’arresto per droga, 1 chilo e 800 grammi di eroina, l’operazione della polizia ha portato ad altri due arresti, questa volta per furto di energia elettrica, oltre che a 26 macchine fermate perché senza assicurazione. Rosina Spinelli, di 42 anni, e Fioravante Spinelli, di 31 anni, detto Pallino, sono stati arrestati perché usavano abusivamente l’energia elettrica e, da quest’ultimo caso, partiranno altri controlli con l’appoggio dell’Enel.
Rancitelli in pericolo, «quartiere in cui», ha proseguito Zupo, «si vuol cercare di evitare quello che si sta verificando in altre città anche vicine a Pescara».
Un quartiere covo di tossicodipendenti, con la punta in via Tavo, la strada più abbandonata, con il Parco dell’Infanzia distrutto e con lo scheletro di un palazzo che si presta ad essere un ritrovo a più piani per i tossicodipendenti.
Ma una zona dove vivono anche persone oneste. «Ed è per loro», ha deto Zupo, «che bisogna lavorare: ripulire Rancitelli per la tranquillità delle persone oneste che vi abitano».
CASE POPOLARI Per questo motivo, a margine della conferenza stampa sui tre arresti degli ultimi giorni, il dirigente della squadra mobile di Pescara si è soffermato anche su un altro problema annoso di Rancitelli, le case popolari che non vengono usate come abitazioni, ma come luoghi per commettere reati.
«Gli spacciatori», ha detto Zupo, «non vivono lì, ma nelle ville che hanno in altre zone della città. Le case di Rancitelli le usano, così, solo per spacciare. Per queste persone, deve decadere il diritto alle case popolari e la domanda era stata posta già nell’agosto di un anno fa. Tra le soluzioni c’è quella di approvare una legge regionale per la decadenza delle case popolari».