Esame di Stato, terza prova da brivido
Maturità, il quizzone scritto ha creato problemi agli studenti del Classico e del Galilei. Gli orali fra tre giorni
PESCARA. Quattro domande alle quali rispondere al massimo con venti righe su quattro diverse materie scolastiche, filosofia (Marx), inglese (il Romanticismo), geografia (la crosta terrestre) e arte (il futurismo italiano e russo). Questo il cosiddetto quizzone che si sono trovati davanti ieri mattina gli studenti di alcune sezioni del liceo scientifico Galilei di via Balilla. Una prova, considerata da quasi tutti i maturandi più difficile delle precedenti due scritte, quella di italiano e quella specifica a ogni indirizzo di studio. I ragazzi, per sostenere il terzo scritto, sono stati suddivisi in due turni, a seconda delle classi, il primo alle 9 e il secondo alle 11.
«È andata bene», riferisce Cristina Frattone, «gli argomenti erano generali e poi la domanda su Marx, che si studia durante l’anno, era facile. Mi è sembrata semplice anche se poi dipende da come formulano i quesiti i commissari esterni».
«Oggi non ho avuto nessuna difficoltà», ammette Luca Angelucci, «credo invece che sarà più ostico l’orale, ma per fortuna è l’ultima cosa». «Erano domande non complicatissime», dice Valerio Faricelli, «a parte l’inglese. Avevo più ansia per oggi che per le altre due prove. Per l’orale ho ancora quattro giorni».
«È andata abbastanza bene», afferma Andrea Cerrato, «la difficoltà era rappresenta dal minor tempo a disposizione che ti impone di accelerare. A parte inglese, le domande erano facili. Per il compito di matematica avevo l’ansia a mille». «Questa era la prova che dava più preoccupazioni, per difficoltà è stata come quella di matematica. L’orale è vicino, l’ultimo sforzo e sarà finita». «Siamo soddisfatti del risultato», sostiene Melissa Palanza, «l’orale lo vedo lontano, ma siamo fiduciosi e speranzosi».
Tre domande su quattro materie (fisica, scienze, filosofia e inglese) con otto righe a disposizione per rispondere. Questo il contenuto del quizzone per alcune delle sezioni del liceo Classico di via Venezia. Anche qui la sensazione dei ragazzi è che sia stata più dura delle prime due prove.
«Poteva andare meglio», conferma Daniela Urbani, «è stata peggio delle altre due volte, c’era più ansia, ma l’orale preoccupa un macello». «È andata benino», evidenzia Jessica Ciferni, «si poteva fare di più. Il fatto è che sulle materie scientifiche siamo svantaggiati». «Fisica è la materia che ha lasciato tutti perplessi», dice Annachiara Campo, «non ci aspettavamo domande così mirate e l’ansia non ha aiutato». «Tra tutte le prove, questa è stata la più complicata», dice Marta Colantoni.
«Avevo più ansia per la seconda prova», rivela Caterina Toffoli, «per l’orale ho poco tempo e sono preoccupatissima». «Speravo andasse un po’ meglio», afferma Fabio D’Alfonso.
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