Esplosione devasta la palestra Heat
Paura a Porta Nuova: lo scoppio è avvenuto nella tarda serata in una palazzina di via dei Peligni, nessun ferito
PESCARA. I vigili del fuoco non c’è stato neanche bisogno di chiamarli. Perché l’esplosione che ieri sera ha sventrato la palestra Heat di via dei Peligni l’hanno sentita anche loro dal comando di viale Pindaro. E sono corsi subito a vedere che cosa stava succedendo.
Erano le 23.15 circa quando i residenti di tutte le strade di Porta Nuova dietro il vecchio tribunale e dell’intero quartiere sono stati svegliati dal botto. Uno solo, a quanto sembra dalle prime informazioni, e che non ha provocato alcun ferito.
L’esplosione ha danneggiato seriamente la palestra e anche i vetri di uno dei palazzi vicini. A dare la misura di quanto sia stata forte la deflagrazione, oltre al boato sentito a quasi un chilometro di distanza, ci sono i danni che lo scoppio ha provocato dentro la Heat, che affaccia su via dei Peligni con quattro saracinesche ma ha anche un ingresso laterale in un vicoletto che corre tra il palazzo della palestra e quello accanto.
Nella palestra, hanno raccontato i primi soccorritori, ci sono specchi e vetri in frantumi, porte di alluminio divelte dal muro e gli arredi sono tutti a soqquadro. L’esplosione ha scagliato una porta esterna nel vicolo laterale su cui affaccia l’entrata secondaria della palestra e ha rotto una finestra che dà su via dei Peligni, elementi che sembrerebbero far pensare a uno scoppio che si è generato all’interno del locale e non all’esterno.
Dentro il locale, poi, sembra ci fosse ancora dopo l’esplosione un forte odore di qualcosa che assomigliava molto alla polvere da sparo.
Quando c’è stata la deflagrazione nella palestra, che tra l’altro ospita i corsi di pugilato, kickboxing e thai box del Centro universitario sportivo della D’Annunzio, non c’era nessuno. Il proprietario della Heat, hanno raccontato alcuni passanti, era andato via proprio da pochi minuti.
L’esplosione non sembra aver generato un incendio, tanto che i vigili del fuoco della gamma 11 del caposquadra Pasquale Olivieri non hanno neppure dovuto utilizzare l’autobotte con cui sono arrivati immediatamente in via dei Peligni, seguiti a ruota da polizia e carabinieri. Un elemento certo singolare questo dell’esplosione che non provoca incendio, che andrà valutato sia dai vigili del fuoco, che ieri hanno raccolto tutti gli elementi utili per stabilire la dinamica del boato, sia dagli inquirenti che si occuperanno del caso.
Subito dopo il boato, gli abitanti della zona sono scesi in strada, alcuni si sono affacciati alle finestre. Una scena che a qualcuno avrà ricordato la notte del primo marzo 2011 quando, sempre a Porta Nuova, due esplosioni devastarono il Florida Cafè di Piazza Le Laudi.
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