Estorsione a minori, 13 anni di carcere
Il tribunale di Chieti condanna un giovane di Francavilla che costringeva le ragazzine a rubare in casa per pagarsi la droga
CHIETI. Condannato a 13 anni di reclusione, per spaccio di droga a tre minorenni, furto e estorsione, (questi ultimi due reati sono nei confronti di due parti offese) la pesantissima pena che dovrà scontare Franco Miccoli, 26 anni, nato a Pescara ma residente a Francavilla.
I fatti contestati sono effettivamente molto gravi, ma la condanna emessa nel pomeriggio di ieri dal tribunale presieduto da Geremia Spiniello (a latere Isabella Maria Allieri e Patrizia Medica) ai più è risulta un po’ sproporzionata e più adatta a un omicidio preterintenzionale.
Miccoli comunque è stato riconosciuto colpevole di una serie di episodi ai danni di tre minorenni, una di Ortona e le altre due di Pescara.
Il giovane le ha conosciute occasionalmente in giro per la città, nelle giornate noiose di una Francavilla fuori dall’estate e ha fatto di tutto per entrare in confidenza con loro fino ad iniziarle al fumo dello spinello. Poi l’amicizia si è trasformata in pretese: la droga ha un costo e se non avete i soldi, rubate le cose che avete in casa, possibilmente d’oro così sarà più facile rivenderle. Le ragazzine un po’ per gioco un po’ per voglia di riprovare a fumare hanno eseguito gli ordini.
Una di loro, l’unica che si è costituita parte civile, assistita dall’avvocato Goffredo Tatozzi, dal settembre 2011 a gennaio 2012 da casa ha portato via una collana in oro con un crocifisso, un anello grande da uomo in oro con pietre preziose, una fede nuziale, tre bracciali d’oro da uomo, sei paia di orecchini in oro, sette anelli e un anello d’oro a forma di serpente. I monili venivano rivenduti al Compro oro e i soldi interamente incassati da Miccoli.
Le minorenni, all’epoca dei fatti poco più che quindicenni, venivano costrette a rubare. Se non gli avessero consegnato i soldi ricavati dalla vendita dell’oro avrebbe riferito ai genitori che facevano uso di droga.
Ragazzine inesperte e travolte da un gioco più grande di loro per un po’ hanno ceduto. Ma con il passare del tempo la situazione si faceva sempre più insostenibile anche perché genitori delle hanno incominciato a insospettirsi.
Ad un ’altra ragazzina, Miccoli avrebbe sottratto ben 8.300 euro. La quindicenne gli diede a più riprese monili d’oro (del valore di 500 euro) affinché li vendesse e 7.800 euro che la ragazzina prelevava tramite bancomat, in più riprese, dal conto della madre e alla nonna. In qualche occasione la minorenne è stata minacciata di percosse, fatto che sembra avvenisse spesso.
Ma il gioco a un certo punto non ha retto più e una delle ragazze, quella di Ortona, ha raccontato tutto ai genitori che a loro volta hanno denunciato i fatti ai carabinieri.
Di ieri la sentenza del collegio giudicante con il rito immediato. Miccoli è stato condannato anche a risarcire la parte civile con 20mila euro.
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