EvoVeg, presidio contro il circo acquatico
Protesta davanti al teatro D’Annunzio: «Gli animali devono essere lasciati liberi di vivere in natura»
PESCARA. Una dozzina di attivisti del gruppo EvoVeg ha presidiato ieri pomeriggio l'area antistante il teatro D'Annunzio dove è stato allestito il circo acquatico Bellucci, per protestare contro il maltrattamento degli animali dei circhi e per sensibilizzare i cittadini sulla tematica dello sfruttamento e della sofferenza degli animali.
I manifestanti hanno esposto striscioni e consegnato materiale informativo ai passanti e a tutti coloro che entravano nel tendone per assistere allo spettacolo. La protesta è stata portata avanti tra le 16 e le 17.30, in concomitanza con le esibizioni pomeridiane, e anche in serata, tra le 20 e le 21.30.
«Negli spettacoli», hanno spiegato i promotori, «è possibile guardare l'indiscutibile bravura dei circensi nelle loro arti e nella recitazione, ma ad accompagnare tutto ciò ci sono le tristi esibizioni di poveri animali, tra cui serpenti, rapaci, ippopotami, foche e pinguini, costretti ad assumere posizioni contro natura per paura di ricevere frustate o pungolate, unici mezzi utili per l'addestramento degli esemplari, come sostenuto dalla storica circense Liana Orfei in un suo libro».
L'attività informativa e di sensibilizzazione è stata rivolta sia agli adulti che ai bambini. Gli attivisti hanno piazzato davanti al teatro un banchetto con una locandina che ritrae un elefante dietro le sbarre e la scritta «Nato libero, prigioniero a vita». I manifestanti hanno poi esposto uno striscione che recita: «Se chiudi gli occhi sei complice anche tu».
Rispondendo agli spettatori convinti che i più piccoli amino vedere gli animali, i manifestanti hanno chiesto loro quale insegnamento possa rappresentare il fatto di mostrare ai bambini gli animali tenuti in gabbie..
«Alternative a spettacoli di questo tipo», hanno evidenziato gli attivisti, «sono l’informazione e la comunicazione. Ai bambini vanno spiegati i motivi per cui gli animali sono tenuti nei circhi, magari a migliaia di chilometri di distanza dal loro habitat naturale, invece di essere liberi, in natura, con i propri simili».
«Non si può continuare a mentire per sempre ai più piccoli, ma al contrario bisogna insegnare loro che quella non è la natura e che la verità è il rispetto dei diritti insindacabili di tutti gli esseri viventi. Gli animali veri sono quelli liberi», hanno sottolineato gli esponenti di EvoVeg, «e non quelli incatenati e costretti ad esibirsi».
Il gruppo aveva già promosso un'iniziativa analoga lo scorso 29 dicembre, sempre davanti al tendone del circo Bellucci, che è in città dal 21 dicembre e resterà fino al 7 gennaio.
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