Favori alla moglie, indagato medico Asl

Nomina la coniuge nella commissione patenti speciali, la procura chiede il processo

PESCARA. Ha nominato la moglie nella commissione per le patenti speciali della Asl di Pescara e così le ha garantito «un ingiusto vantaggio patrimoniale». È accusato di abuso d'ufficio, Gianfranco Ricci, medico in pensione di 64 anni, ex direttore del dipartimento di Medicina legale: secondo l'indagine dei carabinieri del Nas, guidati dal capitano Marcello Sciarappa, Ricci ha «invaso» la sfera di competenze del direttore generale della Asl Claudio D'Amario e, «intenzionalmente», ha scelto come componente della commissione medico locale proprio la moglie, Patrula Papageorgiu, ginecologa e medico di riabilitazione di 56 anni. Il pm Gennaro Varone ha chiesto per Ricci il rinvio a giudizio: l'udienza preliminare è fissata al prossimo 14 giugno alle 10 davanti al giudice Maria Michela Di Fine.

ACCUSA. Il capo di imputazione a carico di Ricci parla di «evidente conflitto di interessi»: «Invadendo competenze riservate al direttore generale e, comunque omettendo di astenersi nonostante l'evidente conflitto di interessi, ha designato la propria coniuge quale medico in rappresentanza dell'ufficio Riabilitazione in seno alla commissione medico locale così, intenzionalmente, procurandole un ingiusto vantaggio patrimoniale con abuso del suo ufficio».

D'AMARIO. Alla base dell'accusa c'è anche una testimonianza di D'Amario trasmessa ai carabinieri del Nas: «Ricci», così scrive D'Amario, «non aveva competenza alcuna in ordine alla individuazione dei componenti della commissione medica locale. Il comma 3 dell'articolo 330 del Dpr 495 del 1992 dispone che la designazione viene effettuata dalle amministrazioni competenti; pertanto», prosegue la nota di D'Amario, «ne consegue che tali designazioni avvengano attraverso individuazione del responsabile legale dell'ente, ruolo rivestito, nel caso di specie, dal direttore generale della Asl».

D'AMARIO-RICCI. Non è la prima volta che D'Amario accusa Ricci: in una deposizione alla finanza del 30 agosto 2011, nell'inchiesta sulla presunta truffa da quasi 300 mila euro delle commissioni di invalidità, D'Amario ha criticato la gestione di Ricci della Medicina legale contestandogli di «non aver governato correttamente sul regolare svolgimento delle attività e delle liquidazioni delle commissioni».

SEI COMPONENTI. Lo stesso articolo 330 citato da D'Amario rivela anche un altro dettaglio: «La commissione è composta di due membri effettivi e di due supplenti». Ma, in base agli accertamenti dei carabinieri del Nas, la commissione di Pescara è composta da una presidente, Adelina Di Biagio, specialista in Ematologia, e da altri 5 componenti: i medici della Asl Giuliana Iachini, Alberto De Innocentiis e Papageorgiu, Emanuele Bonelli (medico della polizia) e Luigi Cardillo (ingegnere della Motorizzazione civile).

INTERROGATORIO. Ricci è difeso dall'avvocato Luca De Felice che ha depositato già una memoria per smontare l'accusa: «Nessun interesse privatistico», dice il documento, «e l'apparente conflitto di interessi risulta superato dall'applicazione di un criterio imparziale e consolidato nella prassi della Asl». Poi, il 21 marzo scorso, Ricci si è presentato in procura per rilasciare dichiarazioni: «Non ho mai invaso le competenze del direttore generale così come mi viene contestato in quanto unica competenza di D'Amario è designare il presidente e un membro. Io, come evincibile dagli atti, non ho mai né indicato né nominato il presidente né il membro di competenza dell'amministrazione sanitaria. Ho solo provveduto», ha detto Ricci, «su richiesta dell'allora presidente De Innocentiis nella mia qualità di primario responsabile della Riabilitazione territoriale della Asl a individuare il medico appartenente ai servizi territoriali della riabilitazione». Secondo la versione fornita da Ricci agli inquirenti, prima di nominare la moglie, lo stesso posto è stato offerto a un altro medico, Mario Del Grosso, ma da Del Grosso è arrivato un «netto rifiuto». «Quindi, sono stato costretto a individuare la dottoressa Papageorgiu come componente effettivo in quanto titolare della struttura semplice, che in un primo tempo ha rifiutato alla pari di Del Grosso, ma alla circostanza che non accettando sarebbe stato interrotto il pubblico servizio anche per effetto dell'opera di convincimento fatta dagli altri componenti, in particolar modo dal dottor Bonelli, Papageorgiu ha accettato la designazione».

NOMINA. Secondo Ricci, a nominare la moglie non è stato lui stesso come sostengono invece carabinieri del Nas e procura: «La nomina è stata formalizzata da De Innocentiis con nota del primo giugno 2011. Rilevo che anche il successivo presidente, Di Biagio, ha confermato la dottoressa quale componente integrativa dei servizi territoriali per la riabilitazione». PROTESTE. Al di là dell'indagine, la commissione medico locale è finita al centro di proteste per le code agli sportelli del distretto sanitario di via Pesaro e per i costi dei rinnovi delle patenti speciali - 30,99 a Pescara e 18,59 a Teramo. A fronte di questi importi, la commissione genera un giro d'affari da quasi 30 mila euro al mese (345 mila euro all'anno). I cinque componenti della commissione prendono 6 euro per visita e, in media, in una settimana è possibile superare quota duecento controlli con i cittadini costretti a restare in fila. «Anche per cinque ore», così ha rivelato un cittadino in una lettera al Centro.

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