Fede e fascino del Bambin Gesù

I presepi d’Abruzzo, da Rivisondoli alle rappresentazioni d’arte

Bianco, nero, antirazzista, multietnico, di terracotta, di stoffe pregiate, vivente: l’importante è la fede e il fascino che puntualmente si rinnovano davanti alla statuina del Bambinello nella grotta tra il bue e l’asinello, la Madonna e San Giuseppe, i re Magi e i pastori in adorazione, illuminati dalla stella cometa.
Non tira certo aria di crisi per il presepe che è e rimane uno dei simboli più archetipici della cultura cristiana.

Una tradizione tutta italiana, che risale a San Francesco d’Assisi che nel 1223 realizzò a Greccio la prima rappresentazione vivente della Natività, e che anche in Abruzzo rivive ogni anno accompagnando tutto il periodo natalizio con suggestive rievocazioni della Natività allestite in straordinari scenari naturali: grotte, borghi medievali, montagne e vallate immerse nel verde.
Suggestive rappresentazioni della Natività animano ancora oggi i centri di Rivisondoli (il più famoso, alla 59ª edizione) Forme di Massa d’Albe, Civitella Casanova, Casalincontrada, Colonnella, e Torricella Sicura con il più grande presepe d’Abruzzo allestito su 800 metri quadrati dal museo etnografico Le genti della Laga.

Altro record va registrato nel vicino Molise con la’Ndocciata di Agnone, rito del fuoco più grande del mondo, questa sera: una sfilata lunga e silenziosa con le donne in costume che portano cesti ricolmi di frutti della terra al presepe, mentre i portatori in nero procedono in processione portando le fiaccole ed esibendosi in una sorta di danza del fuoco.
Tra le rievocazioni della Natività ambientate in scenari naturali particolarmente spettacolari sono da segnalare quella di Sant’Eusanio del Sangro il 26 dicembre (33ª edizione del presepe vivente); quella di Cerqueto di Fano Adriano con appuntamento il 26 nella suggestiva cornice del Gran Sasso, maestoso scenario per il piccolo borgo illuminato dalle torce: duecento figuranti del luogo recitano alcuni momenti biblici.

Da quest’anno anche Pescara entra nella rete ospitando in permanenza nelle sale espositive del Museo delle Genti d’Abruzzo «L’Abruzzo nel presepe»: le circa cento statuine sono dipinte con abiti e monili tradizionali della Val Peligna, e l’ambientazione rievoca il paese di Pacentro, dove Giuseppe Avolio (1883-1962) fu pioniere di una vera e propria tradizione artigiana dei «pasquarej», le statuine.
Alla ricerca di bellezza e raffinatezze si segnalano la Natività di provenienza pugliese (tecnica di riproduzione del Settecento napoletano) e il presepe di fattura umbra (uova di struzzo, tecnica decoupage) interamente realizzati a mano, in vetrina alla galleria Trifoglio Arte di Chieti.
Infine la curiosità di assoluta originalità, il Presepe volante ideato da Oscar Kite, ortonese, tra i pochi italiani costruttori di aquiloni.

Il progetto è articolato in tre fasi: performance di pittura,involo e installazione.
Sette gli artisti invitati a rappresentare un personaggio del presepe: Gesù Bambino (Pedro Hugo Cavuti), Madonna (Marcello Specchio e Violetta Mastrodonato), San Giuseppe (Giovanni Verna e Gabriele Vitacolonna),i re magi recanti oro incenso e mirra: Gaspare (Aldo D’Anastasio), Melchiorre (Gabriele Lacchè), Baldassarre (Fabio Di Lizio); l’ Angelo (Walter Polleggioni; presentazione critica di Massimo Pasqualone.

L’appuntamento c’è stato lungo il corso principale di Ortona per osservare da vicino gli artisti dipingere sulle strutture che poi diventeranno aquiloni perfettamente funzionanti, assicura Oscar Kite. Le opere sono in mostra nella chiesa del Purgatorio situata in fondo al corso.
Previsti due involi delle opere: domenica 3 gennaio 2010 e mercoledì 6, giorno dell’Epifania, purché in condizioni di vento favorevoli.
Il presepe vivente di Rivisondoli è e rimane un appuntamento di rilievo anche in ambito nazionale.

Un mix emozionante di religiosità, cultura e folclore ricco di fascino e mistero, che il 5 gennaio di ogni anno (ormai dal 1951) si rinnova coinvolgendo migliaia di spettatori estasiati.
La Madonna è stata scelta con la specifica preselezione l’8 dicembre: quest’anno la scelta è caduta su una ragazza aquilana «per dare anche da qui un segnale di vicinanza alle popolazioni terremotate», spiega il comitato Presepe vivente di Rivisondoli.
Si tratta di Raffaella Saturni, 23 anni, che interpreta la Madonna mentre Gabriele Lo Giudice, di quattro mesi, ultimo nato di Rivisondoli sarà il bambin Gesù. Un’altra ragazza aquilana, Colomba Baboro, 20 anni, avrà il ruolo della Madonna dell’Annunciazione.
La figura di San Giuseppe è rappresentata da un cittadino del posto.

La manifestazione si svolge per quadri che ricalcano fedelmente il racconto evangelico, prendendo l’avvio dal sogno di un pastore, accanto al fuoco dei bivacchi. Successivamente si offre una sequenza di immagini e di azioni sceniche dolci ed austere, sottolineate da una efficace colonna sonora. Vengono impersonate le figure classiche del Presepe come i pastori che scendono dai monti vicini, le donne in costume e i Re Magi che arrivano da lontano. In una capanna vengono poi impersonati Maria e Giuseppe che accudiscono il Bambino. Lo scenario è completato da angeli e fiaccole. Appuntamento come sempre nella piana del paese, nel grandioso scenario pastorale naturale.