Femminicidio a Pescara: «Mi vergogno per mio fratello Davide»
Maichol Troilo scrive una lettera ai familiari della vittima: «Io e mia madre vi siamo vicini, se ha sbagliato pagherà per le sue colpe»
PESCARA. «La mia famiglia è straziata dal dolore. E dopo questa inaspettata tragedia mi sento in dovere, umano e morale, di rivolgermi alla mamma e al fratello di Jennifer scrivendo una lettera al Centro, per esprimere la nostra vicinanza anche se quello che dico può interessare poco». Maichol Troilo è il fratello maggiore di Davide, l'ascensorista di 32 anni accusato di aver ucciso a coltellate, dopo averla percossa, Jennifer Sterlecchini, la fidanzata di 26 anni che lo aveva lasciato pochi giorni fa.
Maichol si sente «massacrato, sotto choc. Da allora è come se fossi morto dentro», dice, e prova a ripercorrere il rapporto tra il fratello e la ex, cercando di capire cosa sia accaduto venerdì, poco dopo le 12, quando Jennifer se ne stava andando per sempre dall’abitazione che i due hanno condiviso in via Acquatorbida 31, accompagnata dalla madre Fabiola e dall'amica Ludovica.
Che cosa sa di Jennifer e Davide?
Erano affiatati, contenti, gioiosi, uscivano spesso. Solo una volta si sono lasciati per questioni di incompatibilità, da quello che mi dicevano, perché non andavano più d'accordo. Poi, lui è tornato da lei e si sono rimessi insieme. Come gesto d'amore, si era anche tatuato il nome di lei sull'avambraccio. Qualche mese fa, avevano anche detto di volersi sposare.
È vero che lui era geloso e possessivo?
È un’idiozia che lui fosse ossessionato da lei. Jennifer era una mia amica, si confidava con me, e non mi ha mai raccontato di scene di gelosia o di appostamenti da parte di lui, né mi risultano maltrattamenti. Mio fratello non è il tipo e basti pensare che l'ex moglie di Davide dice che non riesce a credere a quello che è successo, perché lui non le ha mai detto neppure una parolaccia.
Sapeva che si erano lasciati?
Giovedì ho sentito Jennifer tramite messaggi, su Whatsapp. Le ho chiesto il motivo di questo allontanamento e mi ha risposto di non avere più stimoli, con mio fratello. Una situazione che andava avanti da quando è morto il padre, che era molto simile a lei. Io la posso capire perché anch’io ho perso mio padre quando avevo 17 anni, durante un'operazione, e da allora ho portato avanti io la famiglia. Ricordo che mio fratello non voleva andare a scuola. Non è stato facile.
Che altro le ha detto?
Che Davide merita di più di quello che gli stava dando lei, che agli occhi degli altri sembravano solo amici e io le ho risposto che non li vedevo compatibili. Jennifer ha commentato che ero l'unico a capirla e ha aggiunto che con lui ha vissuto la storia più importante della sua vita e che lo adorava. Parlava di una pausa, tra loro due. Io le ho consigliato di lasciarsi, di rifarsi una vita.
E suo fratello?
Due sere prima della tragedia è venuto a cena da me e mi ha detto che lei aveva scelto di andare via per questioni di incompatibilità. E che lui aveva coperto il tatuaggio col nome con una carta giapponese. Mi aveva accennato che sarebbe venuta a prendere le sue cose, tra cui il computer, e mi ha spiegato che avrebbe dovuto comprarne un altro perché quello che aveva era di Jennifer.
Le risulta che in passato avrebbe aggredito un vicino?
Mi risulta che il vicino è stato solo spinto da mio fratello, perché avrebbe fatto uno sgarro: nel momento in cui Davide ha sistemato la siepe al confine del nostro terreno, l’ha trovata bruciata. E siamo certi che ha usato il diserbante.
Che cosa pensa che sia successo venerdì?
Posso solo ipotizzare che ci sia stata una discussione, forse su come sarebbero andate le cose in futuro, a livello sentimentale. Ma mio fratello non è una persona violenta, ha paura anche della sua ombra. Lo giuro sulla tomba di mio padre. Anzi, conoscendoli, nessuno dei due è mai stato violento e su mio fratello ci metto la mano sul fuoco. Si sono dette tante cose, ad esempio sulla porta di casa che sarebbe stata chiusa a chiave. Io dico solo che la porta è blindata e autoserrante: se la chiudi, si chiude.
Che cosa vorrebbe ora?
Voglio sapere cosa è successo. Mi aspetto che esca fuori la verità e che porti alla giustizia. Se si dimostra con dei dati di fatto che mio fratello è colpevole, pagherà quello che deve pagare. Anzi se deve pagare 100 pagherà 110. Se ha sbagliato si deve assumere le proprie responsabilità, tutti paghiamo per i nostri errori. Forse è una persona diversa da quella che ho conosciuto, è possibile che succeda qualcosa nella mente umana. Io non difendo chi è colpevole ma non mi piace che si infanghi il suo nome. Leggendo cosa ha dichiarato mio fratello, mi pare che le versioni emerse siano molto diverse. Certo, Jennifer non può dire la sua e non voglio prendere le parti di nessuno. Voglio solo la verità.
Ecco, Jennifer non c'è più...
Sono e siamo addolorati per questo. Io volevo bene a entrambi. E proprio perché lei non c'è, ho il massimo rispetto e mi sento vicino ai familiari. Da quel giorno non mangio e rimetto, mia madre è come un vegetale. So che vuol dire perdere un parente. E non riesco a credere che sia successo. È inspiegabile, ma è successo.
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