Ferragosto, dai monti al mare in mezz’ora: in Abruzzo si può
Blockhaus e trabocchi, Monti della Laga e Borsacchio: ecco dieci località consigliate. E da scoprire oggi
PESCARA. In mezz’ora dalla montagna al mare. Solo in Abruzzo si può. Dalle città d’arte ai percorsi naturalistici, passando per i parchi acquatici, i castelli, i fiumi, i musei e le abbazie. «La meta ideale», spiega Eugenio Di Francesco, maestro di sci, «per chi davvero in mezz’ora vuole passare dalla montagna al mare è Passo Lanciano, sulla Maiella. Addirittura, si può trascorrere la prima parte della giornata in alta quota, e il pomeriggio andare a rilassarsi in acqua, sulla costa dei trabocchi».
SUL BLOCKHAUS. Tra i luoghi che Di Francesco consiglia ci sono le famose “Tavole dei briganti”, sul Blockhaus. Per arrivarci si lascia l’auto al rifugio Pomilio, e poi si prosegue a piedi. «In zona si possono ammirare anche i tholos», aggiunge Di Francesco. Per un Ferragosto speciale, il delegato del Wwf Luciano Di Tizio consiglia una giornata di mare diversa nella riserva regionale Marina di Vasto, alla cui gestione il Wwf da poco collabora, insieme a Legambiente, con il Comune. «Ma bisogna ricordarsi che si è in un’area protetta: niente schiamazzi né rumori eccessivi, dunque, e fuochi accesi solo nelle aree attrezzate».
VAI SUL TRABOCCO. Sempre restando in provincia di Chieti, suggerisce Enrico Di Giuseppantonio, sindaco di Fossacesia, «nel cuore della Costa dei Trabocchi c’è l’abbazia di San Giovanni in Venere, del XII secolo, sul promontorio che domina il golfo di Venere. Lungo tutto il litorale da Ortona a Torino di Sangro, comunque, è un susseguirsi di vari tipi di spiaggia, di calette, di trabocchi. Più all’interno ci sono il lago di Bomba e Villa Santa Maria, la patria cuochi». E passiamo in provincia dell’Aquila, dove Giampaolo Gioia, componente del Cai, d’istinto consiglia il Parco nazionale d’Abruzzo e un’escursione lungo la Valle del Chiarino.
QUI SUL GRAN SASSO. «Le località all’interno del Pnalm», osserva Gioia, «sono gestite meglio dal punto di vista turistico e sotto l’aspetto dell’educazione ambientale. Sul Gran Sasso un’escursione da fare è quella lungo la Valle del Chiarino, passando dal lago di Provvidenza, dove si lascia l’auto per immergersi a piedi nella vallata. Consiglio anche il sentiero che dalla valle di Assergi porta a San Pietro della Ienca. Lasciando il Gran Sasso, un posto che merita di essere visitato è l’Altipiano delle Rocche, dai Piani di Pezza fino al Rifugio del lupo, attraverso il bosco, oppure da Campo Felice al Rifugio Sebastiani».
SCOPRI LA LAGA. Dall’Aquila a Teramo il passo è breve. A Cortino vive Fausto Pompilii (Wwf). «I monti della Laga», spiega, «presentano diverse peculiarità, come l’abetina di Cortino, uno dei pochissimi relitti dell’era glaciale in Italia, formata da abeti bianchi. È un’ottima meta turistica per passeggiate e picnic, ovviamente nei punti predisposti dal Parco, con tanto di fontanella. Oppure, se si rinuncia al pic nic, si può sempre optare per un ristorantino tipico. Poi c’è Piano Roseto, dove da 153 anni si svolge la festa della pastorizia. Ci sono percorsi turistici praticabili da tutti. A pochi chilometri da Cortino c’è Padula, in un percorso che termina al fresco delle Cascate Cantagalli. Sul Gran Sasso da vedere sono i Prati di Tivo e Prato Selva».
NATURALMENTE FOTO. Sempre in Provincia di Teramo, Laura De Berardinis, scrittrice, giornalista e fotografa, agli amanti della natura consiglia un’escursione nel tratto tra la foce del fiume Vomano e del Tordino, tra Roseto e Giulianova. «Sono degli ottimi punti di osservazione perché permettono di vedere in maniera nitida la montagna», dice. «Lungo la foce del Tordino, poi, si possono anche fare delle passeggiate in bicicletta. In questi giorni si possono ammirare le nidiate delle papere che popolano la foce. Un’altra bella passeggiata in bicicletta, è quella attraverso la natura della Riserva del Borsacchio. Nel tratto di mare antistante vige il divieto di balneazione, non perché l’acqua sia sporca, ma perché manca la possibilità di dare assistenza ai bagnanti. È una zona con macchia mediterranea ancora selvaggia. Lì si riproduce il Fratino».
CHE CERAMICHE! E per finire, non può mancare Castelli, il borgo famoso in tutto il mondo per le sue ceramiche, dove quella di oggi sarà una giornata densa di appuntamenti, con botteghe aperte fino a tarda sera in piazza Marconi, la mostra-mercato con le opere dei ceramisti locali e il lancio del piatto, alle 17 dal belvedere di Piazza Roma. E la sera musica dal vivo.