Filovia strada parco  Il Comitato: bloccati gli accessi privati

PESCARA. La lotta alla filovia sulla strada parco continua con la nascita del “Comitato Strada Parco bene comune” che, come primo atto, si affida ad un legale pescarese per confezionare un «preavviso...

PESCARA. La lotta alla filovia sulla strada parco continua con la nascita del “Comitato Strada Parco bene comune” che, come primo atto, si affida ad un legale pescarese per confezionare un «preavviso di ricorso giurisdizionale» che «mira ad impedire la ripresa di lavori che procurerebbero danni rilevanti al patrimonio comune, al paesaggio e all’Erario dello Stato, senza garantire alcun beneficio al trasporto rapido di massa in sede propria».
Tra gli altri obiettivi, l’associazione ha in animo di occuparsi di una questione emergente, ovvero, quella che nei documenti degli ambientalisti a difesa della «prima social street» (come viene definita la strada parco), è legata alla «limitazione del diritto di proprietà per le abitazioni dei residenti».
Il problema è emerso dopo la lettura di una relazione del ministero dei Trasporti del 3 novembre 2020 (n.121/Ctp.Pe), che al capitolo 5 cita testualmente: «Per gli accessi ubicati nelle tratte il cui marciapiede risulta percorribile in sicurezza, dovrà prevedersi l’attraversamento semaforizzato per dare la possibilità al pedone di raggiungere il marciapiede opposto di larghezza utile al transito o per allontanarsi dalla via filoviaria. In alternativa potrà essere inibito l’accesso privato». Una situazione, secondo il comitato, che sta sollevando tensioni tra i residenti. Il “Comitato Strada Parco bene comune”, che raggruppa gli stessi membri dei comitati ambientalisti che si sono sempre battuti per il transito di qualsivoglia mezzo di trasporto sulla strada parco, ha formalizzato l’atto di costituzione con «un atto pubblico a rogito del notaio Grazia Buta» e si è affidato «al patrocinio dello studio legale Di Tonno», entrambi di Pescara.
Il comitato è «portatore degli interessi volti alla valorizzazione degli aspetti di socialità e di aggregazione nelle forme di maggiore prossimità», si legge in una nota, «sia rispetto alle aree residenziali sia per quelle educative e formative in generale. Particolare riguardo è riservato alla tutela delle persone meno fortunate, in termini fisici, nonché agli anziani e ai bambini». Il direttivo è composto da Ivano Angiolelli (presidente), Maurizio Biondi (vice), Antonella De Cecco (tesoriere) e Roberto De Panphilis (segretario). (c.co.)