Finti adescamenti sessuali a scopo d'estorsione Cinque arresti a Cepagatti, Rosciano e Pescara
Due donne adescavano uomini e li portavano in casa dove dei finti mariti gelosi li minacciavano e costringevano a consegnare delle somme di danaro. Ricercato un 36enne pescarese
PESCARA. I carabinieri della Compagnia di Pescara hanno eseguito all'alba di oggi fra Pianella e Rosciano, cinque ordinanze di custodia cautelare, nei confronti di altrettante persone, per i reati di estorsione, furto, spaccio e detenzione illecita di stupefacenti. Le misure interdittive sono state emesse dal Gip di Pescara Maria Michela Di Fine, su richiesta del Pubblico Ministero Mirvana Di Serio. In carcere sono finiti: Tamara Di Paolo, 34 anni e Tonino Ciarallo (33), entrambi di Cepagatti, mentre ai domiciliari sono stati posti: Federica Panzone (22) e Michael Di Sciullo (26), tutti e due di Rosciano (Pescara) e Halim Jahja (35), originario della Ex Jugoslavia, ma residente a Pescara. È ricercata in queste ore una 36enne pescarese, convivente dello Jahja.
Le indagini, coordinate dal capitano della Compagnia di Pescara Claudio Scarponi, sono partite nel marzo 2011, in seguito dalla denuncia di due commercianti che dopo essere stati adescati dalla Di Paolo e dalla Panzone, con la promessa di consumare rapporti sessuali, sono stati condotti in dei luoghi convenuti con i complici (che si sono finti mariti gelosi) delle due donne, Ciarallo e Di Sciullo, e sotto minaccia, costretti a consegnare alcune centinaia di euro (100 in un primo episodio, 300 più un bancomat nel secondo).
I malviventi avrebbero poi fatto credere ai due commercianti di aver girato filmati dei rapporti e comunque degli incontri intimi, che sarebbero stati poi mostrati alle mogli delle due "vittime", in caso di mancato pagamento. Un terzo tentativo di estorsione, ai danni di un impiegato, non sarebbe andato a buon fine per l'intervento tempestivo dei Militari dell'Arma.
Dall'indagine è poi emerso che Tamara Di Paolo e Tonino Ciarallo avrebbero acquistato alcune quantità di droga da Halim Jahja, poi rivendute e spacciate fra Cepagatti e Pianella. Detenzione ai fini di spaccio è l'accusa per la convivente del cittadino slavo, Attivamente ricercata in queste ore.
Le indagini, coordinate dal capitano della Compagnia di Pescara Claudio Scarponi, sono partite nel marzo 2011, in seguito dalla denuncia di due commercianti che dopo essere stati adescati dalla Di Paolo e dalla Panzone, con la promessa di consumare rapporti sessuali, sono stati condotti in dei luoghi convenuti con i complici (che si sono finti mariti gelosi) delle due donne, Ciarallo e Di Sciullo, e sotto minaccia, costretti a consegnare alcune centinaia di euro (100 in un primo episodio, 300 più un bancomat nel secondo).
I malviventi avrebbero poi fatto credere ai due commercianti di aver girato filmati dei rapporti e comunque degli incontri intimi, che sarebbero stati poi mostrati alle mogli delle due "vittime", in caso di mancato pagamento. Un terzo tentativo di estorsione, ai danni di un impiegato, non sarebbe andato a buon fine per l'intervento tempestivo dei Militari dell'Arma.
Dall'indagine è poi emerso che Tamara Di Paolo e Tonino Ciarallo avrebbero acquistato alcune quantità di droga da Halim Jahja, poi rivendute e spacciate fra Cepagatti e Pianella. Detenzione ai fini di spaccio è l'accusa per la convivente del cittadino slavo, Attivamente ricercata in queste ore.
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