Fiorilli: «Centro chiuso contro lo smog»

Prima un tavolo tecnico e poi via libera a targhe alterne o blocco del traffico

PESCARA. Misure anti-smog da far entrare subito in azione. Il Comune, dopo gli allarmanti dati dell'Arta e l'annuncio di un esposto in Procura da parte del Wwf, si prepara ad adottare «provvedimenti tampone», come conferma l'assessore alla Mobilità Berardino Fiorilli.

Schizzano in alto i superamenti registrati dalle centraline dell'Arta in città e nei dintorni. In poco più di due mesi sia Pescara che Spoltore hanno superato il limite di legge di micropolveri presenti nell'aria concesso in un intero anno. Da anni ormai la situazione non fa altro che peggiorare e finalmente questo sembra allarmare anche il Comune di Pescara, che dopo l'annunciato esposto del Wwf prova a correre ai ripari e affida ad una delibera le operazioni da mettere in campo nel giro di un paio di settimane.

«Nella delibera ci sono indicazioni molto ampie», dice Berardino Fiorilli, assessore alla Mobilità, «tra martedì e mercoledì parteciperò a un tavolo tecnico dove decideremo quale misure attuare: se si tratterà di targhe alterne, chiusura totale del centro al traffico o continueremo con le domeniche ecologiche. Sicuramente saranno provvedimenti drastici e forti, fastidiosi ma necessari», sottolinea Fiorilli, «ma si tratta pur sempre di misure cosiddette tampone».

L'assessore, che sull'argomento divide le competenze con la collega deputata all'Ambiente, Isabella Del Trecco, parla anche di provvedimenti più ampi. «Andranno avanti i lavori per le misure infrastrutturali», spiega, «per far sì che alla lunga non ci sia più bisogno di misure tampone. Piste ciclabili e filovia prima di tutto. Il progetto della filovia per me deve essere il più possibile esteso. Sono favorevole alla realizzazione di tutti i lotti possibili per poterla spingere più lontano sia in direzione nord che sud».

Intanto, oggi il centro cittadino rimane chiuso al traffico, per due ore, per la quarta domenica. Interdette ai veicoli, via De Amicis, via Mazzini e via Regina Margherita, dalle 17 alle 19. «Abbiamo preparato una giornata all'insegna della mobilità pedonale», continua Fiorilli, «liberando il centro dalle auto, quale risposta più efficace alla risalita dei livelli di polveri registrati attraverso le centraline di monitoraggio dell'aria, e accogliendo anche l'appello lanciato da associazioni come Wwf e Legambiente».

Troppo poco per Adelchi Sulpizio, capogruppo dell'Idv in Comune, che negli ultimi mesi si è battuto per cercare di capire come mai in una zona "rossa" quale è Pescara, sia stata autorizzata una centrale a biomasse che di polveri sottili ne emetterà a tonnellate. «Imporre la circolazione a targhe alterne o stabilire misure relative al funzionamento degli impianti termici degli edifici», afferma Sulpizio, «rappresentano solo dei rimedi temporanei per fronteggiare il problema, ma del tutto inadeguati per risolverlo definitivamente. Bisogna entrare nell'ottica che l'inquinamento dell'aria con questi livelli di polveri sottili, rappresenta uno dei problemi più gravi della nostra città».

I danni alla salute della cattiva qualità dell'aria sono ormai chiari, come spiegano le più importanti organizzazioni di carattere scientifico mondiali. Asma, malattie respiratorie e cardio-circolatorie gravi, tumori. Ad essere colpiti sono soprattutto bambini e anziani. Il particolato da combustione è un vero e proprio killer invisibile, troppo spesso sottovalutato proprio dalle amministrazioni. Nella sua relazione, il dirigente comunale del settore Mobilità, Fabrizio Trisi, conferma la gravità della situazione per i cittadini di Pescara e dintorni. «Le criticità della qualità dell'aria di Pescara», scrive Trisi, «connesse al numero di superamenti del valore limite di Pm10, impongono, in conformità alla normativa, l'adozione contestuale anche di provvedimenti urgenti per la tutela della salute».

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