«Forse non si tratta di liquami»

L’Arta avvia gli esami sulla sostanza misteriosa e avanza l’ipotesi delle alghe

PESCARA. Si chiamano analisi microscopiche gli esami che l’Arta sta facendo per verificare la natura della sostanza misteriosa rinvenuta ieri su tutto il litorale nord fino a Montesilvano.

I tecnici, al momento, non sono in grado di dire con precisione di che cosa si tratti, ma tuttavia avanzano qualche ipotesi. Il fatto che la sostanza è inodore farebbe escludere la presenza di liquami. Non si tratterebbe, quindi, di scarichi fognari. Gli esperti dell’Arta tenderebbero ad escludere anche i tensioattivi, ossia la sostanza chimica presente solitamente nei detersivi. Un’ipotesi che, invece, la Capitaneria di porto ha definito possibile ieri. «Non è possibile che sia detersivo», hanno spiegato fonti dell’Arta, «perché la zona interessata dalle chiazze è troppo estesa». Più probabile in compenso, sempre secondo i tecnici dell’Agenzia regionale per la tutela dell’ambiente, l’ipotesi delle alghe.

«Potrebbe essere un fenomeno naturale», hanno detto sempre le fonti dell’Arta, «forse alghe unicellulari che con il caldo affiorano sulla superficie del mare». Secondo l’Arta, anche negli anni passati sarebbe stato notato questo fenomeno. «Il caldo aumenta l’attività metabolica degli unicellulari», hanno continuato i tecnici dell’Agenzia per la tutela dell’ambiente, «l’Adriatico, tra l’altro, è pieno di nutrienti in questo periodo e quindi favorisce la proliferazione delle alghe». Solo le analisi potranno svelare il mistero di queste chiazze schiumose. Ma per i risultati bisognerà attendere domani o, addirittura giovedì, nel caso si tratti di una sostanza chimica. (a.ben.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA