«Frana, pronti a evacuare le case»
Carpineto, Rosini prepara misure di emergenza. Ieri il sopralluogo dei tecnici
CARPINETO. Carpineto vive una condizione di assoluta emergenza. Alcuni massi si sono staccati dalla collina sulla quale poggia il paese e sono finiti pericolosamente in strada. Un movimento franoso che ha preso il via dalle precipitazioni dello scorso marzo ed ha palesato tutta la sua pericolosità nella giornata di sabato pomeriggio.
Lo stanziamento di 300mila euro da parte della Regione per la sistemazione del movimento franoso è arrivato con un giorno di ritardo rispetto all’incedere dello spostamento del terreno. Anche il sindaco Donatella Rosini ha vissuto in prima persona il distaccamento del costone caduto sulla strada di contrada Fratte. Il primo cittadino di Carpineto si è trovato a percorrere la strada comunale dove è caduto il masso più grande, alto quasi due metri per un volume di oltre 20 metri quadrati, poco dopo il distaccamento. «La situazione è adesso addirittura peggiorata», ha raccontato ieri pomeriggio il sindaco di Carpineto, «la scorsa notte abbiamo messo in sicurezza l’area sovrastante il centro abitato, abbiamo tolto le rocce più piccole, ma ci sono delle rocce grandissime che ci preoccupano».
Per far fronte all’emergenza, l’amministrazione locale ha addirittura contattato delle ditte specializzate in modo da poter tener a bada in qualche modo il movimento franoso e alleggerire la sua spinta. Nei giorni scorsi sono intervenuti i geologi incaricati dall’ente comunale, mentre nella giornata di ieri sono arrivati a Carpineto anche i tecnici del Genio civile, il dottor Iervese e il dottor Chiavitella. «Al momento», ha spiegato il sindaco Rosini, «non ci sono ordinanze di sgombero di abitazioni, però se la situazione non dovesse velocemente volgere al meglio, sarà quasi inevitabile che qualche famiglia dovrà essere evacuata».
Il sopralluogo, effettuato ieri dai tecnici del Genio civile, ha intanto messo in moto l’iter per la richiesta di somma urgenza di intervento. La situazione verificata dai tecnici è abbastanza grave, dal momento che c’è la necessità di un doppio intervento: da un lato, per fermare il fronte franoso e, dall’altro, per togliere e sgomberare le strade dai grandi massi venuti giù. La strada comunale di contrada Fratte resta pertanto chiusa al transito per il grave dissesto idrogeologico che incombe sulla collina sovrastante l’asse viario. Il presidente della Regione Luciano D'Alfonso, intanto, ha fatto sapere che a breve effettuerà un sopralluogo.
Francesco Bellante
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