Frane, danni per oltre 60 milioni
Ecco la stima di Civitella Casanova e Villa Celiera per le zone colpite dai recenti smottamenti
CIVITELLA. Danni ingenti e un'esigenza impellente di ricevere fondi e sostegno. La zona vestina e quella pedemontana del Voltigno hanno subìto entrambe danni ingenti. Ad impressionare maggiormente sono però i report dei danni registrati dai Comuni di Civitella Casanova e Villa Celiera e presentati alla Regione per la richiesta dello stato di emergenza, in riferimento all'emergenza maltempo che ha colpito gran parte del territorio abruzzese.
Nei due Comuni che poggiano sul comprensorio del Voltigno, a causa di pioggia e neve, frane e smottamenti, si sono registrati ingenti danni ad infrastrutture e disagi per i cittadini. A Villa Celiera, nella sola zona di contrada Vagnola, sono stati sgomberati 23 edifici, di cui 18 appartenenti a nuclei familiari. Complessivamente sono state 41 le persone costrette ad abbandonare le proprie abitazioni per trovare degli alloggi provvisori, o per essere ospitati da familiari ed amici. Il movimento franoso nella parte più attiva ha raggiunto un'estensione di 15 ettari. A Civitella Casanova, la situazione non è poi così diversa. Nella zona più colpita, quella di contrada Valle del Giardino - Vestea, sono stati sgomberati 36 edifici residenziali, per 18 famiglie e 35 persone coinvolte complessivamente.
La frana, imponente e di tipo complesso, ha un'estensione ancora attiva di circa 50 ettari. Se i numeri dei movimenti franosi sono importanti, ancor di più lo sono quelli relativi ai fondi necessari per uscire dalla situazione di emergenza. A Villa Celiera, ad esempio, per interventi strutturali necessari alla tutela della pubblica e privata incolumità, saranno necessari 7 milioni di euro, mentre a Civitella Casanova saranno indispensabili oltre 28 milioni di euro per gli stessi interventi. I danni conteggiati dai vari enti comunali sono davvero giganteschi e visitando i territori da vicino emergono disagi pesanti e difficili da fronteggiare quotidianamente.
Danni alla viabilità, alle infrastrutture ad aziende agricole. Anche a Penne, il capoluogo vestino, la situazione è più che difficile. Il report redatto dall'ufficio tecnico comunale fotografa una preoccupante geografia dei movimenti franosi. In contrada Colle Trotta - Pagliari un vasto movimento franoso ha comportato la chiusura della strada mettendo a rischio alcuni fabbricati, attività produttive e un elettrodotto dell'alta tensione. Altre situazioni segnalate dall'ente vestino sono quelle di contrada Collalto, zona Portella e contrada Colle Serangelo.
Febbraio e marzo sono stati mesi difficilissimi anche perché il maltempo ed i conseguenti movimenti franosi in atto hanno provocato ingenti danni alle reti idriche, elettriche e del gas. Secondo il report presentato dalla Regione, nella sola provincia di Pescara, dal 28 febbraio al 20 marzo, sono stati oltre 53mila gli utenti interessati dall'interruzione del servizio idrico. Complessivamente, a risentire della situazione di disagio, causata dalla rottura di ben 51 adduttrici Aca, è stata una popolazione di 74 mila persone.
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