Geriatria raddoppia i letti in corsia I malati andranno in clinica

Tredici anzianinelle stanze e tredici parcheggiati con letti di fortuna e barelle lungo i corridoi di Geriatria. A Medicina per fortuna c'è stata qualchedimissione. Il direttore generale della Asl Claudio D'Amario sbandiera un piano di emergenza

PESCARA. Tredici pazienti anziani ricoverati nelle stanze. Altri tredici parcheggiati con letti di fortuna e barelle lungo i corridoi. Ieri, la situazione nell'ala sud di Geriatria era questa. Le condizioni sono addirittura peggiorate rispetto a martedì, quando è scattato l'allarme per 2 reparti dell'ospedale super affollati di malati. L'altro è Medicina, dove però ieri il numero dei pazienti ricoverati in corsia si è ridotto, grazie ad alcune dimissioni avvenute in mattinata. Invece, Geriatria continua ad essere vicina al collasso. E non mancano le polemiche, mentre il direttore generale della Asl Claudio D'Amario sbandiera un piano di emergenza.

Ma per farlo partire ci vorranno almeno due settimane. Il manager ha rivelato di aver raggiunto un'intesa, senza spese aggiuntive per la Asl, con le cliniche private accreditate Pierangeli e Villa Serena per trasferire alcuni pazienti dell'ospedale civile in sovrannumero. Entrambe le strutture dovrebbero assicurare almeno 6 posti letto giornalieri riservati agli anziani. «In futuro la situazione cambierà», ha assicurato, «stiamo progettando un nuovo pronto soccorso, in grado di bloccare i ricoveri impropri».

GERIATRIA, ANCORA CAOS
Martedì notte sono arrivati dal pronto soccorso altri cinque pazienti anziani. Sono finiti tutti nell'ala est di Geriatria, già super affollata. Così, in mattinata, tutto il corridoio era pieno di letti e barelle. Il reparto, che conta normalmente solo 13 posti, ha raddoppiato i letti. Ora sembra un ospedale da campo durante un bombardamento. «Mi vergogno di lavorare qua dentro», si è sfogata un'infermiera, «siamo costretti a lavare e a cambiare i pannoloni alle persone anziane davanti a decine di visitatori e familiari che assistono i pazienti». I carrelli con le vivande sono costretti a farsi strada tra flebo, panni sporchi, apparecchiature sanitarie e medicine. «Ecco come stiamo oggi», ha detto sconsolato Carlo D'Angelo, primario di Geriatria sia a Pescara che all'ospedale di Penne. Non va meglio nell'ala nord, dove sono ricoverati altri 34 malati.

D'AMARIO FA L'ACCORDO Due cliniche private corrono in soccorso dell'ospedale civile. «Abbiamo raggiunto un accordo con Pierangeli e Villa Serena per trasferire alcuni pazienti», ha spiegato D'Amario, «è un'operazione che non comporta ulteriori spese per la Asl, perché si farà nell'ambito del budget. Ogni struttura ci dovrebbe garantire 2-3 ricoveri al giorno». Per quanto riguarda la carenza di infermieri nei reparti, il manager ha preannunciato 30 assunzioni a tempo per il periodo estivo. Ma chissà se gli sarà consentito realizzare questo progetto con il blocco della spesa sanitaria.

ASL SOTTO ACCUSA
Intanto, divampano le polemiche per il reparto di Geriatria super affollato. Nel mirino c'è il manager dell'azienda sanitaria. «Dirottare qualche ricovero in clinica privata», ha commentato il consigliere di Rifondazione comunista Maurizio Acerbo, «non risolve il problema se non temporaneamente. D'Amario chiede aiuto ai privati, ma perché finora non ha fatto niente?». «Le dichiarazioni del manager», ha fatto notare il segretario provinciale del Pd Antonio Castricone, «sono l'amara constatazione delle gravi difficoltà in cui si trova la sanità abruzzese. La vicenda di Geriatria sembra tanto un antipasto di un banchetto molto ricco». Infine, la Fp Cisl ha rilanciato l'idea di organizzare dei posti letto nelle residenze sanitarie.

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