Gestione revocata di A24-A25 Anas e Ministero condannati a risarcire Strada dei Parchi 

Il tribunale ha rigettato il ricorso e stabilito una provvisionale di 500mila euro Il gruppo Toto: «Noi soddisfatti, si va verso la risoluzione positiva della vertenza»

Rigettato il ricorso del ministero dei Trasporti e dell'Anas, che dovranno corrispondere a Strada dei Parchi una provvisionale di 500 milioni di euro. La XVI sezione del Tribunale di Roma, come reso noto dalla stessa società, si è definitivamente pronunciata sul ricorso proposto dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e dall’Anas per la riforma dell’ordinanza del 31 luglio scorso, nell’ambito del procedimento cautelare promosso da Strada dei Parchi. L'indennizzo complessivo che lo Stato è tenuto versare all’ex concessionario Strada dei Parchi, per la revoca in danno delle autostrade A/24-A/25 ammonta a circa 2,3 miliardi di euro.
INDENNIZZO PER STRADA
DEI PARCHI
«Il Tribunale ha confermato l’assegnazione, in via provvisionale, della somma di 500 milioni di euro, a valere sull’indennizzo complessivo stimato dai periti nominati dal Tribunale di Roma sezione fallimentare, nella somma di 2,39 miliardi di euro», ha comunicato, in una nota, Strada dei Parchi, «l’importo di 500 milioni di euro era stato già stanziato con la legge 108 del 2022, con cui il precedente Governo aveva revocato la Concessione per le autostrade A/24 e A/25 a Strada dei Parchi, in presunzione di una serie di gravi inadempimenti manutentivi. Accuse, poi, rivelatesi infondate a seguito delle assoluzioni con formula piena con cui i Tribunali dell’Aquila e di Teramo si sono pronunciati», rileva la società. Strada dei Parchi esprime «soddisfazione per questo nuovo giudizio, che rappresenta un ulteriore passo verso la risoluzione positiva della vicenda che ha portato all’ingiusto provvedimento di revoca della concessione del luglio 2022». La revoca anticipata della concessione delle autostrade abruzzesi è stata decretata, dal governo di Mario Draghi, con il decreto del 7 luglio 2022 del consiglio dei Ministri, ben prima la scadenza del dicembre 2030. La gestione delle autostrade A/24 e A/25 è stata affidata all'Anas.
LE MOTIVAZIONI
Con un atto di citazione Strada dei Parchi aveva chiesto al tribunale di Roma «di accertare e dichiarare la legittimità del recesso dalla convenzione unica del 18 novembre 2009, stipulata con il ministero delle Infrastrutture, oltre al diritto di vedersi riconosciuta la somma di 2 miliardi 391milioni di euro». Una battaglia legale che ha avuto un primo epilogo nell'ordinanza del 31 luglio scorso con cui il tribunale ordinava al ministero delle Infrastrutture «di corrispondere alla società, a titolo di provvisionale a valere sull'indennizzo, da determinarsi nel giudizio di merito, la somma di 500mila euro. Decisione contro cui ministero ed Anas hanno presentato ricorso il 9 agosto 2023. Secondo quanto stabilito nella sentenza pronunciata il 24 ottobre scorso dalla camera di consiglio composta da Giuseppe Di Salvo, presidente Flora Mazzaro, e Guido Romano, giudice estensore, che ha rigettato il ricorso del ministero dei Trasporti, «la predetta misura appare indifferibile al fine di consentire a Strada dei parchi spa di fruire di risorse utili al fine di porle, senza dilazione, a disposizione dei creditori in sede di procedura di concordato preventivo».
EVITARE IL FALLIMENTO
«L'eventuale accordo con i creditori», rileva il Tribunale di Roma, «potrebbe scongiurare l'apertura della procedura di liquidazione giudiziale e, si confida, potrebbe dar corso alla definizione bonaria dei contenziosi pendenti. Dalla documentazione in atti», è scritto nella sentenza, «emerge in maniera equivocabile che la corresponsione di una provvisionale, sull'indennizzo comunque dovuto, sia funzionale al buon esito del piano concordatario presentato da Sdp. La mancata conferma del provvedimento impugnato comporterebbe, di contro, l'avvio della procedura di liquidazione giudiziaria della società». Motivazioni alla base del rigetto del ricorso.