Giovane muore schiacciato mentre lavora

Vittima un operaio di Lettomanoppello, colpito alla nuca da una sbarra di ferro.

LETTOMANOPPELLO. Muore in cantiere schiacciato da una sbarra di ferro. Si chiamava Antonello Di Renzo, 30 anni da compiere a marzo. La sua è la prima morte bianca del 2009 in provincia di Pescara. La sbarra è rimasta incastrata in un rullo trasportatore e lo ha colpito alla nuca schiacciandolo a terra. La morte è stata istantanea. L’incidente è avvenuto ieri mattina, intorno alle 11, nel cantiere della ditta Addario Camillo, dentro una cava situata poco fuori dal paese. Il giovane operaio era intento a lavorare su una grossa macchina, un frantoio mobile, posizionato proprio a ridosso del fronte dello scavo. La macchina, nella parte terminale, è costituita da un nastro trasportatore del materiale macinato, sorretto da due rulli, uno in alto e l’altro in basso. In quest’ultimo un anello si sarebbe spostato, ma senza costituire nè un pericolo, nè impedimento al normale funzionamento.

Non è chiaro cosa sia accaduto. Una delle ipotesi è che il giovane abbia tentato di metterlo a posto utilizzando un tubo di ferro. Non si escludono però altre cause. Di fatto il robusto pezzo metallico si è incastrato fra il rullo e il nastro e piegandosi lo ha colpito violentemente al collo, schiacciandolo a terra.
In un attimo Antonello ha perso la vita.

Un altro operaio, il figlio del titolare Remo Addario, che era nelle vicinanze e con il quale aveva parlato fino a pochi secondi prima, non pensava che fosse così grave.
Gli ha detto anche di alzarsi. Poi, vedendolo immobile si è avvicinato constatando quanto era accaduto.
È scattato immediatamente l’allarme. Sul posto è giunto il 118 di Scafa, ma i sanitari non hanno potuto far altro che constatare la morte del giovane.

Il magistrato ha dato il permesso al comandate dei carabinieri Rocco Gemino di poter rimuovere il corpo. La notizia ha suscitato dolore e sgomento in paese.
I genitori Raffaele e Sabbia hanno voluto vedere il corpo del figlio prima che venisse rimosso dal luogo dell’incidente.

Antonello lascia nel dolore anche la fidanzata Maria Grazia Colucci con la quale aveva fissato la date delle nozze per il 5 settembre prossimo, due fratelli maggiori Leonardo e Massimiliano e la sorella Assunta, tutti coniugati e residenti a Lettomanoppello. La salma è stata portata nell’obitorio del cimitero.

Antonello faceva parte del gruppo della Protezione civile. In paese dicono tutti: «Era un ragazzo d’oro».
Con la fidanzata seguiva un corso religioso di preparazione alle nozze con il parroco don Stefano Ricci e con gli amici l’ultimo incontro era stato domenica scorsa alla messa mattutina.
Era in forza all’azienda di escavazione e movimento terra da circa otto mesi e conosceva bene il suo lavoro. I carabinieri stanno indagando per una accurata ricostruzione dei fatti.
La morte di Antonello Di renzo rappresenta una tragedia che spezza il cuore all’intera comunità e mette di fronte alla dura realtà della sicurezza sul lavoro.