Giovanetti conferma le dimissioni

Loreto Aprutino ufficialmente senza sindaco, ora si attende l’arrivo del commissario prefettizio

LORETO APRUTINO. Il sindaco dimissionario Remo Giovanetti (Pd) non tornerà sui suoi passi. Lo ha confermato lo stesso primo cittadino nel consiglio comunale di ieri davanti ad una sala gremita. Irrevocabile dunque la decisione di porre fine anticipatamente alla sua esperienza amministrativa alla guida del Comune di Loreto Aprutino. Il motivo, più volte ribadito anche pubblicamente dal sindaco, è una insanabile crisi all'interno della maggioranza di centrosinistra che perdura da oltre otto mesi e per risolvere la quale ogni tentativo di mediazione si è rivelato fallimentare.

«E' un atto di responsabilità e coerenza politica», aveva spiegato Giovanetti all'indomani della presentazione delle sue dimissioni, «non si possono anteporre gli interessi dei singoli, o dei partiti, al bene dei cittadini». Le dimissioni del sindaco, presentate l’11 ottobre scorso, sono quindi diventate definitive, dal momento che proprio ieri è scaduto il termine dei venti giorni entro il quale ci poteva essere un ripensamento

I capigruppo dei partiti della coalizione di governo, Pd e Idv, ieri in consiglio, dopo la dichiarazione del sindaco che ha confermato la volontà di andare fino in fondo, hanno tentato di salvare il salvabile chiedendo una sospensione della seduta nel momento in cui si doveva passare all'approvazione delle aliquote Imu, per ritirarsi in conclave con l'obiettivo di convincere i sindaco a recedere dalle proprie posizioni. Dopo l'interruzione temporanea, i consiglieri di maggioranza non sono rientrati in aula, facendo mancare quindi il numero legale e decretando la chiusura della seduta. E' saltata quindi, per il momento, l'approvazione delle aliquote Imu così come erano passate in commissione bilancio, con gli aumenti sulla seconda casa, ma anche con le maggiori detrazioni proposte dall'opposizione, accolte però dalla maggioranza. L'assise civica ieri è riuscita ad approvare solo il regolamento sull'Imu. Se entro il 31 ottobre non verrà convocato un nuovo consiglio comunale per l'approvazione delle aliquote, spetterà al commissario prefettizio che si sostituirà al sindaco fissarle e contestualmente approvare il bilancio di previsione 2012. Una situazione complessa quindi sia dal punto di vista amministrativo che politico dove ormai ogni equilibrio, anche l'apparente riavvicinamento dei giorni scorsi tra Idv e Pd, sulla questione Imu, sembra definitivamente saltato.(c.f.)

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