Giovina, al via i rilievi sulla macchina
L’inchiesta per omicidio. I poliziotti della Scientifica di Ancona e della Mobile da ieri a caccia di eventuali tracce di sangue
PESCARA. Continuano a ritmo serrato le indagini sulla scomparsa di Giovina Annalisa Mariano (nella foto), 60 anni, detta Gioia, la ex dipendente del Comune di Pescara scomparsa dalla sua casa di Moscufo l’8 marzo del 2017.
Gli uomini della squadra scientifica di Ancona, dotati di strumentazioni tecnicamente avanzate, ieri mattina hanno iniziato i rilievi sull’autovettura della donna posta sotto sequestro dalla procura di Pescara il 3 febbraio scorso, quando squadra mobile di Pescara e polizia scientifica hanno effettuato un blitz nella villetta che era di Giovina e nell’abitazione del fratello Domenico, a caccia di elementi utili per ricostruire le ultime ore della scomparsa, e semmai trovare elementi utili alle indagini.
Le attività che ieri si sono concentrate sull’auto che Giovina lasciò al nipote Alessio prima della sua scomparsa, e che poi venne usata dal fratello Domenico, servono innanzitutto per verificare l’eventuale presenza di sangue della donna, utilizzando la tecnica del luminol, e per esaminare in maniera certosina tutto ciò che è presente nell’auto: qualsiasi particolare, anche di poca rilevanza, oltre naturalmente alle impronte o ad eventuali tracce di qualsiasi natura.
Il pm Anna Benigni, titolare dell’inchiesta, non vuole lasciare nulla di intentato in questa indagine, tanto che anche la villetta di Moscufo, posta anch’essa sotto sequestro (prima occupata dal nipote e poi venduta all'asta e mai più abitata), verrà passata al setaccio in ogni suo angolo: dentro e fuori. Pare infatti ci siano delle intercapedini che dovranno essere attentamente esaminate, così come le due fosse biologiche che si trovano in giardino. Insomma, le attività investigative, condotte dal dirigente della Mobile Gianluca Di Frischia, sono rivolte in tutte le direzioni. Attività intense che smentiscono da sole le insistenti voci messe forse in giro ad arte, che vorrebbero la procura indirizzata verso una archiviazione. Anzi, è il contrario, e anche se il fascicolo è ancora contro ignoti, con l’ipotesi di omicidio, si battono tutte le piste alla ricerca di Giovina. E anche con la collaborazione dell'Associazione locale di Penelope, quella che fa capo all’avvocatessa Raffaella Anzivino, che ha portato alla riapertura del fascicolo a suo tempo archiviato da un altro pm.
E proprio alla vigilia degli accertamenti che dovevano essere eseguiti sulla vettura, i legali che tutelano gli interessi di Domenico e Alessio Mariano hanno presentato in procura un’istanza di dissequestro dell'autovettura di Giovina.
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