Giunta, pronto l’accordo sul mini cambio di deleghe
Filippello mantiene i Tributi e prende il Bilancio, a Seccia le Società partecipate Svolta dopo un pranzo tra Mascia e i due assessori. Lunedì l’annuncio all’Udc
PESCARA. Filippello vince il duello sulle deleghe economiche. Sarà lui a gestire il Bilancio nell’ultimo anno di consiliatura. Seccia riceverà, in compenso, le Società partecipate. Sarebbe questa la soluzione prospettata da Mascia per mettere d’accordo i due assessori e per rispettare i diktat dell’Udc.
La svolta c’è stata ieri, durante un pranzo tra il sindaco e i due assessori. Oggi, dovrebbe esserci un nuovo incontro per definire gli ultimi dettagli dell’operazione, prima del tavolo politico della maggioranza in programma per lunedì prossimo.
Mascia, di fronte all’esplicita richiesta dell’Udc di accorpare le deleghe economiche al Bilancio e ai Tributi nelle mani di un solo assessore, sembra aver scelto la soluzione meno traumatica. Massimo Filippello, ora, ha soltanto la delega ai Tributi, mentre Eugenio Seccia ne ha qualcuna in più: gestisce, oltre al Bilancio, anche il Patrimonio del Comune e l’Innovazione tecnologica. Sarebbe difficile togliere a Filippello i tributi dopo i risultati raggiunti con gli incassi dell’Imu, migliori delle previsioni e con la lotta all’evasione. Ora all’assessore spetta un altro compito decisivo, quello di mettere a punto la Tares, la nuova tassa sui rifiuti che sostituirà la Tarsu dal prossimo aprile. Cambiare una squadra che vince sarebbe poco indicato. Il sindaco ha detto di essere soddisfatto anche del lavoro svolto sinora da Seccia, ma l’assessore ha comunque compiti importanti come il Patrimonio. Inoltre, dovrebbe ricevere in aggiunta la delega alle Società partecipate, ora in mano a Marcello Antonelli, gravato da altri incarichi pesanti, come l’Urbanistica e il Personale.
Salvo cambiamenti dell’ultima ora, il sindaco si dovrebbe presentare con questo piano al tavolo politico di lunedì prossimo. Dovrebbe essere un incontro decisivo per scongiurare l’ennesima crisi politica minacciata dall’Udc. Prima di Natale, il capogruppo dei centristi Vincenzo Dogali ha presentato un pacchetto di richieste a Mascia. Oltre all’accorpamento delle deleghe economiche, ha chiesto l’istituzione di una cabina di regìa, formata dai capigruppo della maggioranza, in grado di indirizzare le scelte l’amministrazione comunale. Una sorta di commissariamento per la giunta che il sindaco è stato costretto ad accettare suo malgrado per evitare nuovi scivoloni in consiglio comunale. Pdl e Pescara futura non avrebbero i numeri per governare la città senza i centristi. E l’Udc ne è consapevole.
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