voci di rimpasto

Giunta, spunta la Scotolati come assessore all’Urbanistica

PESCARA. È tornata improvvisamente alla ribalta l’ipotesi di un rimpasto in giunta. Alcuni esponenti del Pd starebbero premendo per convincere il sindaco Marco Alessandrini a rimettere mano alla sua...

PESCARA. È tornata improvvisamente alla ribalta l’ipotesi di un rimpasto in giunta. Alcuni esponenti del Pd starebbero premendo per convincere il sindaco Marco Alessandrini a rimettere mano alla sua squadra. E tra i nomi che circolano più insistentemente c’è quello di Loredana Scotolati, ex dirigente all’Urbanistica prima alla Provincia e poi al Comune di Pianella, ora in pensione. Proprio per l’esperienza maturata in tanti anni di carriera, si sarebbe pensato di nominarla assessore e di affidarle la delega all’urbanistica, ora nelle mani del sindaco.

Resta, però, il rebus di chi sostituire. Ovviamente, dovrà essere una donna a lasciare il posto alla Scotolati. E tra i nomi che circolano ci sono quelli degli assessori al personale Sandra Santavenere e all’ambiente Paola Marchegiani. Tra le ipotesi che si fanno in queste ore, c’è anche quella di un’uscita dalla giunta di entrambi gli assessori per far posto anche a una consigliera comunale. In ballo ci sarebbero Leila Kechoud, Tiziana Di Giampietro e Simona Di Carlo.

La richiesta di un nuovo assessore all’urbanistica, del resto, è emersa alcuni giorni fa durante l’assemblea del Pd cittadino. Al termine del vertice, il segretario cittadino dei democratici Moreno Di Pietrantonio ha invitato il sindaco a rinforzare la sua giunta per poter rilanciare il programma di governo della città.

E anche dagli imprenditori sono arrivati dei solleciti in proposito alcune settimane fa. Il presidente dell’Ance, l’associazione dei costruttori, Marco Sciarra è stato il più duro. «Sono trascorsi due anni dall’insediamento di questa giunta», ha detto, «e non si è deliberato un solo provvedimento in ambito edilizio-urbanistico».

Intanto, ieri sera Alessandrini ha riunito il gruppo del Pd, ma non si è parlato di rimpasto. È stato invece affrontato il problema del nuovo mercatino dei senegalesi. Alcuni consiglieri hanno richiesto una pausa di riflessione, visto che la spesa per realizzarlo è salita da 70mila a 200mila euro.(a.ben.)

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