Gli impiegati: qui solo pause caffè Nessuno viene a rubare stipendi
PRATOLA PELIGNA. «Abbiamo fatto pause solo per prendere un caffè, lasciando dieci minuti la scrivania. Cosa che avviene, ogni giorno, in tutti gli uffici del mondo. Non sappiamo cosa ci viene...
PRATOLA PELIGNA. «Abbiamo fatto pause solo per prendere un caffè, lasciando dieci minuti la scrivania. Cosa che avviene, ogni giorno, in tutti gli uffici del mondo. Non sappiamo cosa ci viene contestato e da chi. Sappiamo solo che chi lavora qui dentro ha fatto sempre il proprio dovere». Tensione alle stelle ieri mattina negli uffici del distretto sanitario di Pratola.
Dopo aver appreso la notizia dell’inchiesta per assenteismo, che coinvolge tre dipendenti della struttura pratolana, tutti fanno quadrato. «Nessuno di noi ha ricevuto comunicazioni giudiziarie, ma possiamo dire con serenità che qui si lavora con serietà e diligenza», afferma uno dei dipendenti del distretto sanitario. «Spesso, per senso del dovere e responsabilità, restiamo in ufficio fino a tarda ora. Adesso, leggendo le notizie e guardando i filmati ci accusano di rubare lo stipendio. Accuse che non accettiamo perché sappiamo di avere la coscienza a posto». Ma le immagini girate e diffuse dalla Guardia di finanza di una dipendente della Asl che fa la spesa in un centro commerciale durante l’orario di lavoro parlano chiaro.
«In una cittadina come Pratola Peligna ci si conosce un po’ tutti» fa presente un’altra dipendente «e pubblicare un filmato come quello significa già condannare una persona, senza nemmeno conoscere con esattezza le circostanze che hanno portato la dipendente ad assentarsi. Abbiamo l’orario flessibile e possiamo, in caso di necessità, usufruire di permessi e momentanee assenze dal lavoro. L’importante è recuperare queste ore nel corso del mese».
Altri evidenziano il problema creato dalle macchinette marcatempo.
«Non sempre funzionano e quando non viene registrata la timbratura veniamo a saperlo solo dopo quattro mesi, quando ci viene notificato il cartellino delle presenze e delle assenze». (c.l.)
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