Gli inquisiti del Pd insistono: restiamo in lista

I democratici replicano alle critiche in vista delle scelte dei candidati per le primarie

MONTESILVANO. «Ogni partito farà le sue liste: noi non invadiamo il campo degli altri e non tolleriamo che gli altri invadano il nostro». Reagisce Andrea Diodoro del Pd all'attacco di Sel e Rifondazione comunista che chiedono «fuori gli indagati dalle liste e via chi ha già amministrato».

Piazza pulita, invocano Sel e Rifondazione comunista con l'appoggio dell'Idv, in vista delle primarie del centrosinistra: tre le date possibili, 13, 20 o 27 novembre. Il Pd, partito degli ex sindaci Enzo Cantagallo e Renzo Gallerati entrambi coinvolti nel processo Ciclone ma con responsabilità diverse, non ci sta: «Gli indagati e gli imputati sono una cosa, i condannati un'altra», dice Gallerati, «io aspetto, con fiducia, che i processi si facciano nei tribunali e non nelle sedi dei partiti, del resto, non è un mio pensiero ma quanto prevede la Costituzione all'articolo 27». E Gallerati si candiderà alle primarie? «Ci sono tanti profili spendibilissimi e io mi metto a disposizione di un bravo candidato sindaco al quale sono pronto a dare tutta la mia esperienza. Comunque», continua, «mi fa sorridere che tanta gente dica che il passato è stato negativo visto che, in molti, ne hanno fatto parte. Io ho avuto tanti assessori e consiglieri di Rifondazione comunista».

Un altro indagato del Pd è il coordinatore del circolo Montesilvano sud Andrea Diodoro, coinvolto nel processo Ciclone per un accordo di programma: «Il codice etico del partito sarà rispettato anche a Montesilvano. Comunque, non vorrei che questa polemica diventasse un assist al centrodestra moribondo e fallimentare. Il punto centrale, invece», dice Diodoro, «è dare alla città a un'amministrazione all'altezza dei problemi, perciò, bisogna caprie chi è pronto a prendersi le responsabilità per garantire un futuro migliore». Luigi Beccia, segretario cittadino, è certo: «Per la nostra lista ci atterremo alle indicazioni del nostro codice etico nazionale e non ci risulta che Sel ne abbia uno».

Sel chiede di rottamare gli amministratori del passato: per l'ex presidente del consiglio Massimiliano Pavone, più di mezza vita in politica, «è un'esagerazione. Sel non ha proposte e l'unica cosa che fa è dire fuori gli indagati e via i vecchi della politica. Noi faremo una lista per vincere, Sel farà una lista da comparsa. Montesilvano ha bisogno di rivivere dopo gli anni neri di Cordoma». (p.l.)

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