Guerra dei taxi Chieti-Pescara, tensione in aeroporto per il trasporto di un turista
La polizia di frontiere interviene per permettere a un tassista della cooperativa di Chieti di partire dopo aver fatto salire a bordo un turista appena atterrato all’aeroporto abruzzese
PESCARA. Momenti di tensione nel primo pomeriggio di oggi all'aeroporto d' Abruzzo quando un turista, sceso dal volo Francoforte- Pescara, è salito su un taxi della cooperativa di Chieti, scatenando la reazione dei tassisti pescaresi che hanno impedito alla macchina di uscire dallo scalo aereo. È stato poi così necessario l'intervento degli agenti della Polizia di Frontiera che sono riusciti a riportare la calma e a permettere al tassista di ripartire.
«Stiamo facendo una brutta figura a livello nazionale. L' episodio di oggi - ha spiegato il presidente regionale di Uritaxi Antonio Abagnale - conferma come i problemi siano tutt'altro che risolti. per questo noi torniamo a chiedere con forza che il dirigente del Settore Trasporti della Regione Abruzzo Carla Mannetti adotti la sospensione di sessanta giorni del decreto regionale 58 del 2 agosto del 2013 come paventato da alcuni assessori e consiglieri regionali, in mancanza di un accordo fra i Comuni interessati. Ormai è tempo di passare ai fatti. Siamo stufi e se necessario - ha concluso Abagnale - siamo pronti a tornare a forme di protesta eclatanti come quella di un sit-in permanente in aeroporto, a tempo indeterminato dalle 8 alle 24 di ogni giorno».
Dieci giorni i tassisti del Cotape avevano dato seguito ad un un sit-in pacifico dinanzi gli uffici della Regione Abruzzo in viale Bovio a Pescara.
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