Guerra dei taxi tra Chieti e Pescara: «Pronti a bloccare l’asse attrezzato»

Non si placa la rabbia dei tassisti pescaresi del Cotape, che contestano ai teatini il diritto di prendere in carico i passeggeri in aeroporto

Rischia di inasprirsi la 'guerrà dei taxi fra Pescara e Chieti. Gli aderenti del Cotape di Pescara (quaranta tassisti) si sono detti pronti a bloccare le strade del capoluogo adriatico, a cominciare dall'asse attrezzato. Chiedono venga risolto il problema relativo all'aeroporto d'Abruzzo dove, secondo l'interpretazione del regolamento regionale 58 dell'agosto scorso (in uscita sul Bura), i tassisti di Chieti non potrebbero sostare e posteggiare, ma solo transitare con i loro clienti provenienti da Chieti. Ciò perché il regolamento sembra preveda che solo i tassisti appartenenti ai Comuni in cui ricade lo scalo aereo, e quindi Pescara e San Giovanni Teatino abbiano il diritto a lavorare all'interno dell'aeroporto. Intanto, a margine di un incontro in Regione, a Pescara, con l'assessore alla Mobilità e vice sindaco di Pescara Berardino Fiorilli, l'assessore regionale ai Trasporti Giandonato Morra ha assicurato che obiettivo della Regione è quello di risolvere il problema. «Fare sistema fra i vari enti interessati sarebbe importante per arrivare ad una soluzione positiva - ha detto -. La Regione Abruzzo sta facendo quanto di sua competenza, anche con l'emanazione del Decreto 58 del 2 agosto scorso. Ma devo aggiungere che il Decreto è espressione della limitata competenza dell'ente, in quanto il regolamento è di esclusiva e prioritaria pertinenza dei Comuni che rilasciano le licenze. Visto però la degenerazione della vicenda, stiamo cercando con i Comuni di approfondire la carente normativa nazionale».

©RIPRODUZIONE RISERVATA