«Ho 76 anni e corro ancora il segreto è non doparsi»
Il podista Antonio Di Lallo guida l’associazione Runners: i miei allenamenti? Due volte a settimana e non faccio calcoli, mi fermo quando non ce la faccio più
MONTESILVANO. «Io ho cominciato a correre quando avevo 36 anni e da quel giorno non mi sono mai fermato». Ha 76 anni, oggi, Antonio Di Lallo: «Per correre ci vuole passione», racconta lui, un passato da commerciante e da collaboratore scolastico e soprattutto da presidente del gruppo podistico Bersaglieri di Pescara, «passione per quella fatica che ti fa stare bene». Correre e sudare, un passo dietro l’altro, con le gambe e anche con la testa: questo sa fare Di Lallo che, dal 2012, è il presidente dell’associazione Runners Montesilvano, affiliata alla Uisp. Un podista con 40 anni di corsa sulle spalle.
«Adesso corro a 5 minuti a chilometro: non è tanto ma non è neanche troppo poco. Prima», ricorda Di Lallo, «facevo 3 minuti 35 secondi e ho vinto anche qualche gara. Niente di eccezionale: prima alle gare c’erano appena 50-60 corridori e non si vedevano tanti professionisti mentre, adesso, non è più così ed è più difficile emergere e vincere. Il segreto per resistere? Non prendere robaccia, neanche gli integratori, soltanto acqua. È così che si resiste sulla breccia: basta non prendere niente e non ci si infortuna quasi mai». In fondo, non è difficile: soltanto acqua, l’essenza della semplicità. «In 40 anni di corse ne ho viste di tutti i colori e il doping proprio non posso ammetterlo e concepirlo. Ovviamente, ognuno può fare quello che vuole della propria vita ma assumere sostanze vietate è la negazione dello sport e può causare danni fisici. Del resto», riflette Di Lallo, «se uno che ha la mia stessa età corre sotto i 4 minuti a chilometro, forse, qualcosa di strano ci sarà».
Di Lallo si allena due volte a settimana, martedì e giovedì: «Poi, la domenica c’è la gara o un allenamento speciale», dice, «domenica scorsa sono andato a fare le salite ad Atessa, in provincia di Chieti, insieme a un gruppo di amici». Ma quanto corre Di Lallo? «Dieci, 12, 15 chilometri, dipende da come mi sento: non c’è una distanza fissa perché ci sono giornate in cui si può fare di più e altre in cui non si può fare. Non posso dire faccio 20 chilometri in due ore: io parto e quando non ce la faccio più smetto di correre e l’allenamento è finito». Niente tabelle di allenamento con numeri e percentuali: essenza della semplicità atto secondo. «Prima mi allenavo tre volte a settimana ma adesso, con l’età, devo stare più attento perché fare il troppo può far male, lo dice anche un proverbio». Ma Di Lallo è uno che va sempre di corsa ed è per questo che, dopo anni e anni passati con il gruppo podistico Bersaglieri, ha fondato i Runners Montesilvano, colori sociali bianco e rosso vinaccia e sede in via Costa. Il vice presidente è Anna Orsini, Enzo Fratini il segretario: «Gli atleti ci sono ma siamo ancora in fase di crescita», dice il decano dei podisti, «comunque, quando possiamo, ci alleniamo insieme sul lungomare e anche sulle colline di Montesilvano. Il resto lo fa per conto proprio tanto l’importante è correre e si può fare anche da soli». Essenza della semplicità atto terzo.
E le ginocchia dopo 40 anni di podismo? «Tutto bene», dice Di Lallo, «cinque anni fa ho accusato qualche problema ma ho trovato un bravo professionista che mi ha rimesso in ordine. Andrò avanti finché reggo». ©RIPRODUZIONE RISERVATA