I cittadini di Fontanelle chiedono i danni all’Ater
Solai crollati e allagamenti nelle case in via Caduti per Servizio Esposto degli inquilini: «L’azienda non ha adottato sistemi di prevenzione»
PESCARA. Gli inquilini delle case popolari di via Caduti per Servizio non ci stanno a restarsene buoni e in silenzio dopo il crollo dei solai e gli allagamenti di sabato scorso, ripagando di tasca propria i danni ai mobili e agli elettrodomestici.
Dopo la sveglia nel cuore della notte perché pioveva sulle loro teste, la rabbia e le polemiche delle ore successive a causa dei ritardi nell’arrivo dei soccorsi, i 16 assegnatari degli appartamenti ai civici 57 e 59 hanno deciso di presentare un esposto congiunto contro l’Ater, l’agenzia che gestisce l’edilizia residenziale pubblica nel capoluogo adriatico. Per questa ragione si sono dati appuntamento oggi pomeriggio alle 17, nei locali della sezione provinciale dell’associazione civica Codici.
Un avvocato allertato dal segretario Domenico Pettinari curerà i dettagli della pratica ed effettuerà una prima stima del risarcimento richiesto dai cittadini di Fontanelle, sulla base dei verbali degli interventi effettuati dai vigili del fuoco. L’accusa mossa nei confronti dell’Ater è di «non aver adottato nessun sistema di prevenzione e nessuna misura cautelativa in seguito all’allerta maltempo» e di non aver verificato «le modalità con cui si stavano svolgendo i lavori di manutenzione straordinaria» nei due condomini di via Caduti per Servizio.
Le infiltrazioni più consistenti, infatti, si sono concentrate in sei abitazioni nelle palazzine numero 57 e 59, in corrispondenza della porzione di solaio posizionata sotto il terrazzo dove stavano lavorando gli operai e dove i teli per garantire l’impermeabilità sono stati forati dalla forza della pioggia.
Un intervento programmato da tempo _ demolizione delle fioriere in cemento, ampliamento dei terrazzini, sistemazione di materiali coibenti per migliorare l'isolamento termico, nuova pavimentazione e modifica dei sistemi degli scarichi _ che si è trasformato in un incubo per le 16 famiglie che oggi si sono decise a chiedere la conta dei danni all’Ater.
«Non è vero che siamo stati adeguatamente assistiti dall’Ater», dice Francesco Bellitti, un inquilino del terzo piano della palazzina al civico 59, «qui non è la prima volta che ci piove in casa. E’ già successo in passato e oggi, come allora, siamo stati lasciati a noi stessi. L’Ater ha già un mio esposto, tra qualche giorno ne riceverà un altro».
Ylenia Gifuni
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