I dati del Cresa: giù le assunzioni nei primi tre mesi 2013
Le analisi del centro studi: le imprese abruzzesi hanno programmato 5.040 assunzioni di lavoratori a fronte di 5.460 uscite con un saldo negativo di 420 unità. Più della metà degli assunti è a tempo determinato
PESCARA. Nel primo trimestre 2013 le imprese abruzzesi hanno programmato 5.040 assunzioni di lavoratori, a fronte di 5.460 uscite, con un saldo occupazionale negativo pari a -420 unità. Lo rende noto il Centro regionale di studi e ricerche economico-sociali (Cresa) che ha elaborato le rilevazioni del Sistema Informativo Excelsior di Unioncamere e del ministero del Lavoro. In particolare, del totale delle assunzioni, 3.230, ovvero il 64%, saranno sulla base di contratti di lavoro dipendente, mentre la parte restante (36%) con contratti di somministrazione, ovvero i cosiddetti ’interinalì, di collaborazione a progetto e con altre modalità di lavoro indipendente. Il 59% delle assunzioni, inoltre, sarà a tempo determinato (-9% rispetto al I trimestre 2012), il 32% a tempo indeterminato (-6%) e il il 10% avrà altre modalità contrattuali (-10%). A livello territoriale, il maggior numero di entrate totali riguarda le province di Teramo e Chieti (1.360 ognuna), mentre il maggior numero di assunzioni di personale dipendente si verificherà nell’aquilano (960). Unica provincia con saldo positivo è quella di Teramo. Considerando le sole assunzioni di lavoratori dipendenti, rispetto al I trimestre 2012 si registra una diminuzione di circa l’8%, con il chietino che fa registrare la maggiore flessione (-35%) e il teramano il maggiore incremento (circa +17%). Per quanto riguarda i settori di attività economica, il 54% delle assunzioni di lavoratori dipendenti riguarderà i servizi. Tra le figure professionali più richieste si rilevano cuochi, camerieri (480 assunzioni programmate) e personale generico (410). Le assunzioni di giovani sotto i 30 anni costituiranno il 51% del totale e quelle di donne il 32% (+3%).