I grillini: «Alessandrini ci chieda scusa»
M5S ancora all’attacco sugli account Soget, sindaco nel mirino dopo la minaccia di querele e gli insulti
PESCARA. Il Movimento 5 stelle pretende le scuse ufficiali da parte del sindaco Marco Alessandrini e dell'assessore Bruna Sammassimo. Lo hanno scritto in una nota il deputato Gianluca Vacca, il consigliere regionale Domenico Pettinari e i consiglieri comunali Enrica Sabatini, Erika Alessandrini e Massimiliano Di Pillo.
«I consiglieri di M5S», si legge nel comunicato, «non sono disposti ad accettare insulti personali o minacce di querela per aver svolto, semplicemente, il proprio dovere istituzionale». I grillini si riferiscono alle dichiarazioni, rilasciate in una conferenza stampa di qualche giorno fa da Alessandrini e Sammassimo, sulla vicenda degli account Soget emersa in seguito a un'interrogazione dei pentastellati. M5S ha ipotizzato, in sostanza, possibili manomissioni della banca dati sui tributi della Soget da parte dei 20 dipendenti cui è stato assegnato un account per accedere al database.
«L'azione politica del Movimento 5 Stelle», sostengono, «è stata denigrata e insultata etichettando il serio lavoro ispettivo e di indagine dei consiglieri comunali come “trasfigurazione della realtà”, tramite “affermazioni diffamatorie incontrollate e irresponsabili”, attraverso le quali si sarebbe rivolta “l'accusa che la procedura di predissesto possa essere stata indotta da operazioni arbitrarie e illegali da parte dei dipendenti”».
«Abbiamo denunciato un fatto accaduto e nessuna insinuazione è stata portata avanti», precisano gli esponenti di M5S, «un funzionario dell'Ufficio tributi davanti a tre consiglieri comunali, un consigliere regionale, Domenico Pettinari e altri cittadini presenti, ha dichiarato l'esistenza di account in grado di modificare la banca dati della Soget e in seguito a questa gravissima dichiarazione abbiamo doverosamente e responsabilmente presentato un'interrogazione urgente per avere risposte su un fatto così rilevante e sostanziale per le tasche dei contribuenti».«Le minacce e le intimidazioni a voler sporgere denuncia», è scritto ancora, «gli insulti personali, come riportati sui giornali e le frasi estremamente volgari “buttano m… con il ventilatore” pronunciate contro il gruppo dei 5 Stelle, rivelano in maniera lampante e senza precedenti la debolezza politica e la totale mancanza di rispetto (e di controllo) da parte di colui che aspira ad essere il “sindaco della mitezza”. Mai un sindaco, degno di definirsi tale, dovrebbe scendere agli insulti personali e alla denigrazione mediatica contro altri esponenti politici».
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