la riunione in comune
I tassisti sospendono lo sciopero
Giovedì l’incontro con l’assessore Morra, per ora la protesta si ferma
PESCARA. Sospeso, ma solo fino a giovedì prossimo, lo stato di agitazione dei 40 tassisti pescaresi della cooperativa Cotape, sul piede di guerra per difendere l’aeroporto dall’invasione dei loro colleghi di Chieti. È questo il risultato raggiunto ieri pomeriggio, durante una riunione in Comune tra il vice sindaco Fiorilli e gli assessori e consiglieri regionali pescaresi per parlare della vertenza dei tassisti. Gli autisti hanno accettato di fermare la protesta, in attesa dell’incontro in programma giovedì prossimo con l’assessore regionale ai trasporti Giandonato Morra per parlare della revisione del decreto regionale che ha, di fatto, liberalizzato la disciplina del servizio taxi nell’area portuale, scatenando una guerra tra tassisti pescaresi e quelli teatini.
L’esito dell’incontro è stato rivelato dallo stesso Fiorilli. Erano presenti all’incontro il vice presidente della giunta regionale Alfredo Castiglione, l’assessore al bilancio Carlo Masci, i consiglieri Alessandra Petri e Nicoletta Verì, il presidente regionale di Uritaxi Antonio Abbagnale.
«Purtroppo il decreto firmato dal presidente Gianni Chiodi», ha spiegato Fiorilli, «lascia completamente indefinita e priva di disciplina la materia, senza aver fissato le competenze e i doveri di operatività nell’area aeroportuale, creando così un forte clima di conflittualità tra tassisti di Comuni limitrofi». «Il sindaco di Chieti», ha continuato, «ha in qualche modo forzato la mano emettendo addirittura un’ordinanza che autorizza i propri tassisti a lavorare all’interno dell’aeroporto con tanto di turni distribuiti su tre fasce orarie, dalle 6 a mezzanotte, anziché in un unico turno pomeridiano come ha fatto sino ad oggi Pescara».
Il Comune di Pescara ha già dato mandato al proprio ufficio legale di impugnare quel decreto, ma l’obiettivo è quello di riuscire ad arrivare ad una soluzione pacifica. «Sarebbe meglio», ha concluso Fiorilli, «giungere ad una soluzione condivisa con la revisione del decreto, fissando con esattezza i poteri e le competenze dei tassisti all’interno dell’aeroporto».
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