I Teodoro sfidano Alessandrini: «Via il dirigente di Veronica»
Piernicola chiede la testa di Vespasiano e minaccia una crisi per difendere sua nipote assessore Giovedì la resa dei conti in consiglio. Ma il sindaco rischia di perdere anche gli esponenti di Sel
PESCARA. È passato un anno dall’inizio della consiliatura e la lunga luna di miele tra Alessandrini e i Teodoro sembra vicina alla fine. Il consigliere comunale Piernicola Teodoro, il più grande dei fratelli di una delle famiglie più note di San Donato, minaccia di lasciare la maggioranza se il sindaco non dovesse accogliere la sua richiesta. Quale? Quella di far fuori Tommaso Vespasiano, dirigente storico del Comune e da alcuni anni salito al rango di direttore dell’Area tecnica.
Ma ciò che i Teodoro mettono in discussione è il suo ruolo di dirigente al Patrimonio, lo stesso settore di cui ha la delega il giovanissimo assessore Veronica Teodoro, figlia del consigliere provinciale Gianni e nipote di Piernicola. La rottura dei rapporti tra Vespasiano e i Teodoro è diventata da tempo insanabile, al punto che ieri il consigliere comunale andava dicendo: «O va via lui, o me ne vado io», riferendosi probabilmente a una sua uscita dalla maggioranza, se non dovesse essere accontentato. Insomma, l’ultimatum al sindaco è stato lanciato. Ma non c’è solo questo.
I rapporti tra l’amministrazione Alessandrini e i Teodoro si stanno piano piano deteriorando e la dimostrazione c’è stata mercoledì scorso, quando Piernicola e il vice direttore generale Guido Dezio, ex braccio destro dell’ex sindaco Luciano D’Alfonso, sono quasi venuti alle mani. I due si sono scambiati pesanti offese e il consigliere comunale della Lista Teodoro-Scegli Pescara ora chiede che Dezio si scusi pubblicamente. Cosa che il vice direttore generale non sembra affatto intenzionato a fare.
E come se non bastasse, giovedì scorso alcuni esponenti dell’opposizione hanno raccontato di una lite con tanto di urla per le scale del Comune tra Gianni, Veronica e Piernicola, da una parte e il vice sindaco Enzo Del Vecchio, dall’altra. Lite poi smentita da quest’ultimo.
Fatto sta che la resa dei conti potrebbe avvenire giovedì scorso, quando arriverà all’esame del consiglio comunale una delibera molto caldeggiata da Teodoro. Delibera che prevede una sorta di accordo tra Comune, Provincia e Croce rossa per lo scambio di alcuni spazi. Ossia, la Croce rossa dovrebbe lasciare il palazzo della Provincia e trasferirsi nei locali dell’elementare di Villa Fabio, cedendo un’area accanto al mercato ittico al Comune. Nello stesso tempo la Provincia dovrebbe ottenere i locali dell’ex Circoscrizione di piazza Grue per trasferire alcune scuole. Un’operazione che non convince tutti nella maggioranza e, in particolare, il consigliere del Pd Piero Giampietro, che avrebbe espresso alcune perplessità. Ma Piernicola Teodoro avrebbe già dato l’aut-aut e c’è chi sostiene che, se non dovesse passare la delibera, sarebbe pronto ad andare all’opposizione.
L’autunno alle porte rischia di farsi ancora più incandescente per le ripercussioni che potrebbe avere il preannunciato rimpasto alla Regione. I consiglieri comunali di Sel Daniela Santroni e Ivano Martelli non escludono una crisi politica in Comune, se D’Alfonso dovesse togliere dalla giunta regionale l’assessore Mario Mazzocca.
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