la rabbia dell’artista graziani 

I vandali distruggono l’opera dedicata al giudice Borsellino

MONTESILVANO. Neanche una settimana. È questa la durata dell’installazione dedicata a Paolo Borsellino realizzata, in occasione dell’anniversario della sua uccisione, all’ingresso della stazione...

MONTESILVANO. Neanche una settimana. È questa la durata dell’installazione dedicata a Paolo Borsellino realizzata, in occasione dell’anniversario della sua uccisione, all’ingresso della stazione ferroviaria di Montesilvano dal docente, artista e referente nazionale del Premio Borsellino, Graziano Fabrizi.
“Il piccolo Paolo”, questo il nome dell’opera che ritraeva il giudice da bambino, nel giorno della sua prima comunione proprio per sottolinearne l’innocenza, era comparsa la mattina del 19 luglio per essere poi rivendicata proprio da Fabrizi. Ma dopo appena tre giorni, qualcuno aveva già vandalizzato l’installazione, staccando una parte del braccio alla figura di Borsellino. Un gesto che era stato criticato dall’artista e da tanti residenti di Montesilvano, al quale però, ieri mattina, ne ha fatto seguito uno peggiore. L’opera è stata staccata del muro, gettata a terra e calpestata per poi essere lasciata lì. «Adesso avete proprio esagerato», scrive Fabrizi sui suoi profili social mostrando l’installazione a terra. «“Il Piccolo Paolo” subisce un secondo vile attacco, ma noi non faremo finta di niente. Le forze dell’ordine metteranno al vaglio le immagini delle telecamere in stazione».
Dopo il primo atto vandalico, l’artista si era rivolto ai carabinieri per sporgere denuncia, per poi ieri integrare la stessa denuncia dopo il secondo episodio. «Un dispetto che finisce per rinforzare il senso stesso dell'opera», aveva commentato Fabrizi dopo il primo atto vandalico, «ovvero l’assoluta necessità di combattere l’ignoranza promuovendo la formazione verso i principi e valori della legalità». (a.l.)