PESCARA
Il cantiere anti-erosione fa fuggire i clienti
Raffica di disdette, esplode la rabbia dei balneatori: «Il Comune sposti i lavori a settembre». Minacciati esposti in procura
PESCARA. «Rimandate il ripascimento delle spiagge a settembre oppure faremo un esposto in Procura». In sette stabilimenti balneari di viale Primo Vere, fioccano le disdette alle prenotazioni degli ombrelloni a causa dei cantieri aperti, fuori stagione, lungo il litorale sud per consentire gli interventi di riaccumulazione della sabbia sulle spiagge.
LA LETTERA. I lidi coinvolti nelle operazioni pianificate dall'amministrazione sono: Nuovo Tramonto di Marco Schiavone e della moglie Carmen Padalino; Il Pirata di Angelo Sissa; Coralba di Giuseppe Di Giacomo; Circolo della vela di Antonello Lemme; Rivadoro di Luciano Carrozza; Il Corallo di Alessio Pacchione e Ombretta beach. Il titolare del Corallo, Pacchione, ha scritto una lettera al sindaco Marco Alessandrini e all'assessore al Demanio Gianni Teodoro «che comunque ringraziamo per avere compreso i problemi della categoria», affermano i titolari dei lidi.
Il tono della missiva è chiaro: «Visti i notevoli ritardi dei lavori inizialmente previsti per fine maggio, le condizioni meteorologiche sfavorevoli e altri fattori relativi alle analisi della qualità della sabbia che potrebbero allungare i tempi; considerata l'immagine danneggiata del litorale, chiediamo la sospensione degli interventi e il rinvio al termine della stagione estiva. Auspico un positivo accoglimento dell'istanza al fine di evitare un ingiusto danno economico alla mia azienda e scongiurare un eventurale contenzioso».
OTTO ANNI DI BATTAGLIE. Il documento porta la firma "Il Corallo" e la data del 5 giugno. Gli imprenditori del mare della riviera sud ai confini con Francavilla, sono sul piede di guerra, mai come ora. Da «otto anni», sottolineano, combattono una battaglia per avere il ripascimento «nella stagione giusta, autunno, inverno o primavera», spiega furente Angelo Sissa de Il Pirata, «ma puntualmente qualche burocrate del Comune autorizza gli interventi a stagione avviata. Pensiamo che qualcuno ci stia boicottando, altrimenti come è possibile non capire un concetto così semplice? Forse con l'intervento della Procura capiranno, perché abbiamo intenzione di preparare un esposto».
DOCCE GRATUITE. «In pochi giorni», prosegue Sissa, «mi sono arrivate 15 disdette di prenotazioni. Comprensibili: la gente viene al mare per fare il bagno, non certo per restare intrappolata dietro una rete alta due metri. Abbiamo dovuto attivare le docce refrigeranti gratuitamente».
Gli anni scorsi le ruspe sono state bloccate in tempo, prima dell'estate, dagli stessi balneatori. «E' capitato anche che i soldi della Regione, 95mila euro, messi a disposizione del Comune per il ripascimento, siano tornati indietro sempre a causa di ritardi».
LE RUSPE. Quest'anno, dopo «tante attese, riunioni, telefonate e solleciti», finalmente le ruspe sono arrivate. «Ci siamo fidati delle promesse che ci hanno fatto i tecnici degli enti: cominciamo, ma faremo presto. Invece, tra maltempo che stoppa le ruspe (ieri hanno lavorato un'ora tra le 17 e le 18 e stamani la nave è arrivata alle 9,30 ed è andata via alle 9,40) e ritardi dei risultati delle analisi Arta sulla sabbia, andremo avanti in questo caos almeno fino a fine giugno. Un tempo impensabile con la gente in spiaggia».
La conferma della disdetta delle prenotazioni arriva anche da Marco Schiavone che gestisce il Nuovo Tramonto insieme alla madre Elena Bellotti e alla moglie Carmen Padalino. Per consentire i lavori di ricollocazione di 6600 metri cubi di sabbia, necessari per contrastare le mareggiate che divora frequentmente il litorale, il Comune ha dato ordine di transennare 600 metri di spiaggia davanti ai sette stabilimenti. Meta dei lavori sono stati già eseguiti «in fretta e male», puntualizzano i balneatori, «per passare ai tratti successivi velocemente».
VIETATO SDRAIARSI. Intanto, i bagnanti stendono gli asciugamani, al di là della rete, sulla battigia, in territorio vietato, come denunciato nei giorni dall'associazione “Pescara mi Piace” di Armando Foschi. Ma si possono interrompere gli interventi in corso d'opera? Sissa: «E' troppo tardi per fermarsi e per tornare insietro. Qualunque cosa facciamo, è sbagliata». In serata, c'è stato un contatto tra balneatori e Comune per raggiungere un accordo per rinviare gli interventi di ripascimento a settembre.
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