Il cimitero dei Colli con i fili scoperti e i pavimenti rotti

Il consigliere Pignoli denuncia una situazione di degrado Mentre i fiorai si lamentano: «Le vendite sono in forte calo»

PESCARA. Un mazzolino di fiori da 5 o 10 euro viene distribuito su più tombe e sui banchi dei fiorai non mancano steli di rose e gerbere da 50 a 80 centesimi. Terminata «l'opulenza degli anni passati, quando i clienti facevano a gara a chi preparava il mazzo di fiori più grande da portare sulla lapide dei propri cari». Nel giorno dedicato tradizionalmente alla commemorazione dei defunti, i fiorai storici del cimitero dei Colli raccontano come si evolvono i gusti della clientela, nel tempo. I tradizionali crisantemi sono prodotti a Città San'Angelo, gli altri fiori arrivano prevalentemente dal sud, Lecce, Bari, Castellamare di Stabia.

Oggi la scelta degli acquirenti è più oculata e i prezzi rimangono invariati rispetto allo scorso anno. E come ogni anno anche la viabilità intorno ai cimiteri dei Colli e San Silvestro, controllata da pattuglie della polizia muncipale, subisce trasformazioni con sensi unici in via Colle di Mezzo, tratto tra strada Ciattoni e via Pandolfi in direzione di marcia est -ovest a salire; in via Tiberi, tratto tra Colle di Mezzo e largo Madonna e divieti di fermata a San Silvestro, ai due lati di via Luciani.

Dalla fioraia Tiziana, trenta anni di attività, le rose di ogni varietà di colore, si vendono a 80 centesimi e le gerbere a 50 centesimi; i lilium a 1,50; le rose blu cerate a 2,50; i girasoli a un euro, i cristantemi a 3 euro, il mazzetto con 5 steli. Da Marco Pomponio, stand posto all'ingresso sud del cimitero dei Colli, i cristantemi stanno ad un e 50 centesimi l'uno e un bouquet a 3 euro con 5 steli; le rose da 1,50 a 7 euro; i lilium da 1,50 al bouquet a 5 euro; le orchidee da 1 euro l'una a 20 euro le Cibilium; 5 pezzi di cavolo a 5 euro, un euro l'una le gerbere, 15 euro la pianta Protea.

Caridad Almeida, di nazionalità cubana, dirige l'attività insieme al marito Alessio Starnieri e con l'aiuto della cognata Lucia, figli di Antonio e Lina Fiore, storici venditori di piazza Muzii agli inizi del Novecento. Crisantemi da 1,50 e mazzetto da 3 euro; da 1 e 2 euro le rose di ogni colore; gladioli e gerbere a un euro, le orchidee da uno a 20 euro per un bouquet di 30 fiori; cavoli a 6 euro con 5 steli; 20 garofani a 8 euro; astromelia a 6 euro con 10 steli; asturium 2,50 l'uno; 20 roselline a 10 euro; i vasi di crisantemi da 5 a 10 euro; i lumini da 50 centesimi a 3 euro quelli elettrici. «Un tempo», raccontano i tre commercianti, «la gente faceva a gara a chi mostrava sulle tombe il mazzo di fiori più bello, grande e colorato. Oggi con un mazzolino da 5 o 10 si riempiono tanti vasi, uno per ciascun familiare».

Il consigliere comunale Massimiliano Pignoli polemizza con l'amministrazione comunale sullo stato di degrado del cimitero dei Colli: «Il sindaco, invece di pensare ai voli pindarici con l'adozione del software che digitalizza i registri», ha detto, «pensi a riqualificare i marciapiedi rotti e senza piastrelle, cavi elettrici scoperti, mattonelle staccate dai muri, rifiuti sparsi». Il Comune, però, ha annunciato nei giorni scorsi interventi di riqualificazione per 80 mila euro, tra asfalti, segnaletica e rifacimenti vari.

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