Il Comune diffida l’Aca «Non stacchi i contatori»
Antonelli e Sospiri contro l’azienda dell’acqua che minaccia il distacco dei morosi «Con questo caldo non si possono lasciare i cittadini con i rubinetti a secco»
PESCARA. «Non si permetta l'Aca di staccare una sola utenza, seppur per morosità, nel mese di agosto e con 40 gradi, privando un qualunque cittadino di un servizio essenziale». L’altolà è arrivato dall’assessore comunale alle società partecipate Marcello Antonelli e dal consigliere regionale Lorenzo Sospiri, riguardo alla decisione dell’azienda acquedottistica di voler discattare i contatori a oltre 10mila famiglie che non sono in regola con i pagamenti dei consumi dell’acqua.
«Sicuramente tra quei morosi ci saranno dei furbi che ci hanno marciato», hanno detto in una nota assessore e consigliere regionale, entrambi del Pdl, «ma ci saranno anche famiglie che stanno semplicemente attraversando un periodo di vera difficoltà e questo non legittima la misura annunciata dall'Aca in piena estate. Tali problemi devono e possono essere affrontati in maniera diversa, in altri momenti dell'anno e valutando caso per caso».
Da qui l’invito al presidente dell’Aca Ezio Di Cristoforo e al direttore generale Candeloro Forestieri. «Piuttosto il presidente e il direttore generale dell'Aca», hanno affermato Antonelli e Sospiri, «pensassero a staccare se stessi dalle poltrone cui sono palesemente incollati. E se non si dimetteranno da soli, ci penserà nei prossimi giorni l'assemblea dei soci-sindaci che si riunirà in convocazione straordinaria proprio per aprire una nuova governance». «Se c'era una tale incidenza della morosità», hanno proseguito i due esponenti del Pdl, «l'Aca poteva pensarci prima programmando e portando avanti una doverosa azione di recupero, perché è evidente che i furbi vanno sanzionati, ma tale azione andava fatta con largo anticipo, non nella condizione attuale».
«Già domani (oggi)», hanno rivelato, «presenteremo formalmente la richiesta di convocazione dell'assemblea straordinaria dell'Aca sottoscritta da un numero rilevante di primi cittadini-soci per giungere all'azzeramento dell'attuale consiglio di amministrazione e procedere alla nomina della nuova governance, applicando le norme della spending review, una governance che dovrà essere ispirata ai principi della serietà e della professionalità».
«Non è possibile apprendere solo oggi, in pieno agosto», hanno sottolineato l’assessore e il consigliere regionale, «che l'Aca intende togliere l'acqua potabile a 1.400 famiglie. Stiamo parlando di un bene primario, ancor di più in estate». «Ma non è concepibile», hanno concluso, «che un direttore generale nella vacatio che oggi c'è all'interno dell'Aca si permetta di assumere una tale iniziativa personale a discapito della popolazione».©RIPRODUZIONE RISERVATA