prestito dello stato

Il Comune ottiene 10 milioni per saldare le imprese

PESCARA. L’amministrazione comunale aveva richiesto 17 milioni di euro alla Cassa depositi e prestiti per onorare i suoi debiti con imprese e professionisti. Riceverà, invece, 10 milioni 625mila euro,...

PESCARA. L’amministrazione comunale aveva richiesto 17 milioni di euro alla Cassa depositi e prestiti per onorare i suoi debiti con imprese e professionisti. Riceverà, invece, 10 milioni 625mila euro, meno di due terzi di quanto richiesto. Quanto basta per pagare la maggior parte dei creditori. La prima tranche del prestito, pari a 5 milioni 312mila euro arriverà tra una settimana e così il Comune potrà procedere entro un mese alla liquidazione dei debiti.

La notizia è stata data ieri dall’assessore Massimo Filippello. «Per accelerare la disponibilità di liquidità a favore delle aziende», ha spiegato, «abbiamo deciso di aderire all’opportunità offerta a tutte le pubbliche amministrazioni dal decreto legge, numero 35, dello scorso 8 aprile, che ha come obiettivo di sbloccare i pagamenti delle somme che hanno già maturato il diritto di essere riscosse da parte di soggetti terzi, in quanto certe ed esigibili». Complessivamente, il ministero ha stanziato una cifra pari a 4 miliardi per i Comuni. «Quindi», ha fatto presente l’assessore, «era evidente che, in base alle domande presentate, la Cassa depositi e prestiti non avrebbe coperto per intero la somma richiesta da noi, cioè 17 milioni di euro, il massimo richiedibile». Circa 3 milioni del Comune sono stati già utilizzati per pagare alcuni fornitori. Il debito complessivo, da 20 milioni di euro iniziali, è così sceso a 17.

«Il governo», ha proseguito, «ci ha comunicato di aver assegnato al nostro Comune 10 milioni 625mila euro, di cui 5 milioni 312mila quest’anno e altrettanti il prossimo».

La prima tranche dovrebbe essere erogata entro una settimana. Il Comune avrà, poi, 30 giorni di tempo per dare il via ai primi pagamenti dei debiti. «Partiremo dalla fatture più datate», ha avvertito Filippello, «per poi arrivare a quelle più recenti». Ci sono debiti che risalgono al 2011.

L’operazione, tuttavia, non è a costo zero per l’ente. L’amministrazione dovrà pagare il 3,30 per cento annuo di interesse sul prestito erogato. «L’accesso a tale opportunità», ha osservato l’assessore, «ci impone anche l’obbligo di accantonare nel fondo svalutazioni crediti del 2014 una somma pari al doppio di quella indicata quest’anno, ossia 4 milioni 800mila euro, a fronte degli attuali 2 milioni 400mila». Nel settore dei lavori pubblici, le spese più consistenti da saldare riguardano l’arredo urbano di Villamagna (12mila euro); la riqualificazione del lungomare sud (20mila); la manutenzione straordinaria di via Carducci (25mila); i marciapiedi di viale Bovio (24mila).(a.ben.)

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