Il Consiglio di Stato blocca i lavori della variante est
Penne, annullato l’appalto dopo l’accoglimento del ricorso presentato dall’impresa arrivata seconda
PENNE. Per la variante di Penne sembrava cosa fatta. Sembravano finalmente partiti con una certa decisione i lavori per la realizzazione dell’importantissima opera viaria e invece, ancora una volta, tutto si è fermato. La variante est di Penne, la cosiddetta bretella della Portella, attesa dal lontano 1989, rientrava in quei lavori da effettuare nella zona vestina consegnati dalla giunta Testa lo scorso novembre. Oltre alla variante, la Provincia, per un importo di 4 milioni e 750 mila euro, aveva inserito anche i lavori per l'ammodernamento e l'adeguamento della strada 151 nel tratto Penne-Loreto, la sistemazione delle frane sulla strada provinciale e la realizzazione di due rotatorie tra Loreto e Collecorvino. A bloccare i lavori, in parte già iniziati, è stata la sentenza del Consiglio di Stato che ha accolto il ricorso della Colanzi Costruzioni, la ditta arrivata seconda nella gara d’appalto, e dichiarato inefficace il contratto stipulato tra la Provincia e la Saceb,la ditta vincitrice. I lavori intrapresi dalla Saceb, in proprio e quale capogruppo Rti con Di Persio Costruzioni srl e Co.Ge.Pri srl, si sono pertanto fermati in attesa che sia la Colanzi a riprenderli. Tutto ciò a discapito della città di Penne che, ancora una volta, non si sa ancora per quanto tempo, sarà costretta a fare i conti con un assetto viario insoddisfacente alle esigenze della comunità locale.
«Attendiamo risposte dalla Provincia», dice l’assessore ai lavori pubblici di Penne Ennio Napoletano. «Nei prossimi giorni avremo a Penne il presidente Testa e sarà un modo per cercare di chiarire questi punti fondamentali per la nostra città. Non voglio assolutamente polemizzare e sono conscio delle problematiche che simili ricorsi comportano». Anche i rappresentanti della Provincia, quando ormai credevano che i lavori si fossero incanalati per il verso giusto, sono stati colti di sorpresa dalla sentenza del Consiglio di Stato. «È stato un fulmine a ciel sereno», ha commentato il presidente della commissione provinciale lavori pubblici, Camillo Savini. «Abbiamo atteso tanto per poter avviare i lavori e adesso che le cose sembravano sistemate siamo stati costretti a fermarci di nuovo. Dopo la sentenza stiamo cercando tutti i modi per riavviare il prima possibile il nuovo affidamento dei lavori. Bisognerà attendere però almeno un mese e mezzo prima di ripartire, sarà necessario infatti rifare il calcolo dei lavori effettuati nei tre lotti, dunque non solo sulla variante est».
Francesco Bellante
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