Il consulente fiscale indagato per truffa

La procura apre un'inchiesta su Bellini, in Comune uno sportello per le vittime

PESCARA. Giacomo Bellini è indagato per truffa e appropriazione indebita. La procura ha aperto un'inchiesta sul consulente fiscale che, secondo le accuse dei suoi clienti, avrebbe ingannato i contribuenti facendogli credere di aver pagato le loro tasse, poi risultate evase. L'indagine è partita dopo le denunce dei cittadini danneggiati e l'esposto dell'ufficio tributi del Comune, che ha scoperto diverse ricevute Ici false.

Ieri, si è fatta viva un'altra vittima. Si tratta di Franca De Fabritiis, titolare di una pizzeria in via Fonte Romana. La donna ha raccontato di essere stata ingannata per anni da Bellini e ora si ritrova un debito di 42mila euro per le tasse mai versate che invece il consulente fiscale avrebbe dovuto pagare. Salgono così a cinque i contribuenti che accusano il falso commercialista, senza contare quelli scoperti dal Comune. I danni ammontano finora a 576mila euro, ma la cifra, purtroppo, è destinata a salire. Intanto, l'ufficio tributi ha deciso di aprire uno sportello apposta per informare e assistere le vittime.

INDAGA LA PROCURA Giacomo Bellini si è presentato domenica scorsa alla redazione del Centro, sostenendo di aver sempre fatto correttamente il suo lavoro e di essere vittima di alcuni suoi clienti, che lo avrebbero denunciato per evitare di pagare le sanzioni delle tasse evase. Ieri, si è scoperto che il consulente fiscale è indagato per truffa e appropriazione indebita. Quest'ultimo, è lo stesso reato per cui è stato già condannato in primo grado nel 2006, dopo una denuncia dell'imprenditore di Elice Antonio Di Sante, finito quasi sul lastrico per le tasse non pagate dal consulente fiscale. Il suo debito è di ben 357mila euro. Ora, la procura sta indagando. Ma c'è anche la guardia di finanza che ha preso il caso in esame per verificare la veridicità delle segnalazioni giunte dal Comune e dai contribuenti danneggiati. In proposito, la finanza ha lanciato un appello ai cittadini, che sospettano di essere state vittime del falso commercialista, invitandoli a presentarsi al comando per esporre i loro casi.

UN'ALTRA DENUNCIA Il numero delle persone danneggiate dal falso commercialista cresce di giorno in giorno. Ieri, la titolare di una pizzeria di via Fonte Romana Franca De Fabritiis si è presentata al Centro per raccontare il suo dramma. «Sono stata anch'io ingannata da Bellini», ha affermato, «per quattro anni mi ha fatto credere di aver pagato regolarmente le mie tasse e i contributi, ma poi ho scoperto che non era vero». La donna ha mostrato una denuncia contro Giacomo Bellini, consegnata alla finanza nel 2006. L'udienza contro il consulente dovrebbe ternersi a marzo. «Finora il debito accumulato nei confronti del fisco e dell'Inail ammonta a 42mila euro», ha spiegato, «ma continuano ad arrivare senza sosta cartelle esattoriali e avvisi di pagamento di imposte e contributi non versati». Franca De Fabritiis ora si è fatta male ad un polso mentre lavorava, ma non può essere risarcita a causa del falso commercialista. «L'Inail mi ha negato il risarcimento, perché ho un debito nei confronti dell'istituto». L'incontro con Bellini è avvenuto nel 2002. «Veniva a mangiare nella mia pizzeria», ha raccontato, «un giorno si è offerto di fare il mio consulente fiscale e io ho accettato. Andavo nel suo studio ogni mese per versare la somma da pagare. Voleva solo assegni intestati a me medesimo e io ingenuamente li compilavo come lui chiedeva». Nel 2006, l'amara scoperta. «Nel mio locale si è presentata la guardia finanza per chiedermi il nome del commercialista», ha continuato, «in quel momento ho capito che qualcosa non andava. Sono andata nel suo studio per farmi consegnare le ricevute dei pagament, ma lui mi ha mostrato solo due modelli F24 con i timbri falsi».

SPORTELLO IN COMUNE L'ufficio tributi è corso ai ripari. Dopo i falsi pagamenti Ici scoperti nei giorni scorsi, l'assessore Massimo Filippello e il dirigente Marco Scorrano hanno deciso di istituire un apposito sportello per assistere i cittadini ingannati dal falso commercialista. Si prevede un'ondata di vittime, che potrebbero uscire fuori soprattutto con gli accertamenti relativi agli anni 2007 e 2008.

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