«Il disastro era evitabile Un documento lo prova»
Sospiri (Forza Italia) e la Onlus Ambiente e/è Vita accusano la Regione «Non ha preso in considerazione l’avvertimento della Protezione civile»
PESCARA. Il disastro dei roghi era evitabile, un documento lo prova. Lo afferma Lorenzo Sospiri, capogruppo regionale di Forza Italia. Il documento in questione è datato 13 giugno 2017 e porta la firma del presidente del consiglio dei ministri, Paolo Gentiloni. «Attività antincendio per la stagione estiva 2017. Raccomandazione per un più efficace contrasto agli incendi boschivi», così scriveva il premier a tutti i presidenti di Regione, compreso il governatore Luciano D’Alfonso. Invitando tutti ad adottare misure di contrasto efficaci ed eccezionali a fronte di un rischio incendi, quest’anno molto più elevato rispetto al 2016, e ricordando la prolungata siccità e lo scioglimento del Corpo forestale dello Stato.
Tre pagine fitte di raccomandazioni di Gentiloni alle Regioni rappresentano il fulcro del documento diffuso ieri da Sospiri. «Vogliamo sapere se il governatore ha dato seguito a quella lettera - afferma l’esponente di Fi - e che ci fornisca l’elenco delle cose fatte. Oppure se ha ignorato un documento che oggi diventa una fosca previsione sull’Abruzzo». Sospiri ha posto questa domanda a D’Alfonso durante la conferenza stampa che si è tenuta ieri mattina nella sede del Consiglio regionale in piazza Unione a Pescara in cui la Onlus Ambiente e/è Vita, insieme con la società Res Gea, emanazione del dipartimento di geologia dell’Università D’Annunzio, e all’associazione Pefc Italia, che si occupa di certificazione sostenibile delle foreste, ha illustrato sia la mappa degli incendi e dei danni, sia le proposte che potrebbero avere un effetto deterrente contro i roghi e chi li innesca. Proposte come 10 anni di carcere a chi lucra sugli incendi, o l’istituzione di una autorità nazionale per la forestazione e l’antincendio. Presenti alla conferenza, tra gli altri, Benigno D’Orazio, presidente di Ambiente e/è Vita e il segretario Patrizio Schiazza.
Ma torniamo al documento. Le raccomandazioni di Gentiloni erano suddivise in cinque gruppi. Riguardavano essenzialmente l’organizzazione delle squadre di intervento e la copertura del territorio dei parchi; la gestione dei mezzi da organizzare in sinergia con le altre regioni e gli accordi con gli enti locali e i parchi per organizzare le squadre di controllo. Ma, tanto per fare un esempio, nella riunione in prefettura all’Aquila, che ha preceduto di qualche giorno il rogo di Campo imperatore, si presentò solo il sindaco di Castel Del Monte. Mentre gli assenti eccellenti erano proprio il Parco del Gran Sasso Monti della Laga e la Camera di Commercio dell’Aquila, ente organizzatore dell’evento a Fonte Vetica, legato alla pastorizia, durante il quale si è scatenato l’incendio. «L’unico atto concreto che posso riscontrare, dopo quella lettera del 13 giugno, avviene l’11 agosto, subito dopo i fatti di Fonte Vetica: uno stanziamento di circa 400 mila euro, con una variazione di bilancio, per fare fronte alle spese del primo devastante incendio», sottolinea Sospiri, «Ve ne siete ricordati l’11 agosto? Così feci mettere a verbale quel giorno in consiglio regionale», aggiunge il forzista. Ma c’è anche un secondo tema sollevato ieri in conferenza stampa. E’ riferito all’annuncio del ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, su un programma nazionale che prevede lo stanziamento di 5 milioni di euro per «la riforestazione delle aree protette colpite dagli incendi». L’annuncio è stato fatto il 22 luglio. «Ma è stato del tutto inopportuno perché, involontariamente, può aver innescato la golosità della criminalità del rimboschimento», sostiene infine l’esponente di Forza Italia. (l.c.)
Tre pagine fitte di raccomandazioni di Gentiloni alle Regioni rappresentano il fulcro del documento diffuso ieri da Sospiri. «Vogliamo sapere se il governatore ha dato seguito a quella lettera - afferma l’esponente di Fi - e che ci fornisca l’elenco delle cose fatte. Oppure se ha ignorato un documento che oggi diventa una fosca previsione sull’Abruzzo». Sospiri ha posto questa domanda a D’Alfonso durante la conferenza stampa che si è tenuta ieri mattina nella sede del Consiglio regionale in piazza Unione a Pescara in cui la Onlus Ambiente e/è Vita, insieme con la società Res Gea, emanazione del dipartimento di geologia dell’Università D’Annunzio, e all’associazione Pefc Italia, che si occupa di certificazione sostenibile delle foreste, ha illustrato sia la mappa degli incendi e dei danni, sia le proposte che potrebbero avere un effetto deterrente contro i roghi e chi li innesca. Proposte come 10 anni di carcere a chi lucra sugli incendi, o l’istituzione di una autorità nazionale per la forestazione e l’antincendio. Presenti alla conferenza, tra gli altri, Benigno D’Orazio, presidente di Ambiente e/è Vita e il segretario Patrizio Schiazza.
Ma torniamo al documento. Le raccomandazioni di Gentiloni erano suddivise in cinque gruppi. Riguardavano essenzialmente l’organizzazione delle squadre di intervento e la copertura del territorio dei parchi; la gestione dei mezzi da organizzare in sinergia con le altre regioni e gli accordi con gli enti locali e i parchi per organizzare le squadre di controllo. Ma, tanto per fare un esempio, nella riunione in prefettura all’Aquila, che ha preceduto di qualche giorno il rogo di Campo imperatore, si presentò solo il sindaco di Castel Del Monte. Mentre gli assenti eccellenti erano proprio il Parco del Gran Sasso Monti della Laga e la Camera di Commercio dell’Aquila, ente organizzatore dell’evento a Fonte Vetica, legato alla pastorizia, durante il quale si è scatenato l’incendio. «L’unico atto concreto che posso riscontrare, dopo quella lettera del 13 giugno, avviene l’11 agosto, subito dopo i fatti di Fonte Vetica: uno stanziamento di circa 400 mila euro, con una variazione di bilancio, per fare fronte alle spese del primo devastante incendio», sottolinea Sospiri, «Ve ne siete ricordati l’11 agosto? Così feci mettere a verbale quel giorno in consiglio regionale», aggiunge il forzista. Ma c’è anche un secondo tema sollevato ieri in conferenza stampa. E’ riferito all’annuncio del ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, su un programma nazionale che prevede lo stanziamento di 5 milioni di euro per «la riforestazione delle aree protette colpite dagli incendi». L’annuncio è stato fatto il 22 luglio. «Ma è stato del tutto inopportuno perché, involontariamente, può aver innescato la golosità della criminalità del rimboschimento», sostiene infine l’esponente di Forza Italia. (l.c.)