Il dopo Superbonus, nuovi fondi fino al 2027 

E per la ricostruzione post-terremoto, previsti sette milioni di euro in più da investire a Teramo e Giulianova

L'AQUILA. Gli interventi previsti nel Fondo di coesione, con una programmazione fino al 2027, serviranno a compensare il décalage del Superbonus e degli altri incentivi per la casa. In più, per quanto riguarda la ricostruzione post sisma, sono previsti 7 milioni di euro, che si aggiungono alle somme già finanziate, per Teramo e Giulianova. L'Usr Abruzzo subentrerà nella gestione dei contratti sottoscritti dall'Ater per i lavori su 14 palazzine di proprietà dell'Azienda, per velocizzare l'iter e far partire i cantieri entro la prossima primavera. Due filoni di intervento che sono stati al centro dell'incontro, lunedì scorso, tra la Regione e il presidente Ance Abruzzo, Enrico Ricci, e della Cabina di Coordinamento sisma 2016, che si è svolta ieri.
L'EDILIZIA CRESCE. «Il comparto dell’edilizia pubblica manifesta importanti risultati positivi, ricollegabili sia all’azione di governo sia al lavoro che la Regione porta avanti, soprattutto nell’ambito della ricostruzione post sisma», ha dichiarato l’assessore regionale ai Lavori pubblici, Umberto D’Annuntiis, «il panorama del settore costruzioni, a dispetto delle accuse che erano state lanciate a causa di scelte "scellerate" del Governo, presenta numeri che danno ragione all’Abruzzo, con risultati sopra la media nazionale. Per gli appalti pubblici si è creato un quadro di certezze che permette investimenti e programmazione».
SINERGIA CON LA REGIONE. Secondo Ance Abruzzo, nel 2023, gli investimenti nelle costruzioni sono cresciuti del 5,2%. Dati positivi anche per il primo semestre 2024 con un aumento di lavoratori, imprese e massa salari. La crescita percentuale, nei primi sei mesi dell’anno, è stata maggiore, per l’Abruzzo, rispetto alla media italiana.
Una tendenza positiva che investe anche il settore delle opere pubbliche, con un aumento del 20,5 % della spesa in conto capitale per i comuni e un aumento quasi del 50% dei valori dei bandi di gara per lavori pubblici.
«Una crescita per molti inaspettata, che ha comportato anche l’aumento dei posti di lavoro», il commento di D'Annuntiis, «abbiamo ancora nelle orecchie il presagio delle sciagure di chi accusava il centrodestra di distruggere il settore, anche per colpa delle scelte del Governo legate al Superbonus. I numeri dimostrano il contrario. Stesso dinamismo si riscontra anche per gli interventi sulla difesa del suolo, in virtù delle risorse messe a disposizione dal governo e dalla regione. La strada tracciata è quella corretta e noi saremo sempre a sostegno di chi dimostra capacità imprenditoriale».
CABINA DI COORDINAMENTO. La Cabina di Coordinamento sisma 2016 ha approvato, ieri, un’ordinanza che consente all’Usr Abruzzo di prendere in carico 14 edifici di proprietà dell’Ater di Teramo per i quali le procedure di approvazione dei progetti e di individuazione dell’operatore economico per l’esecuzione dei lavori non sono ancora state concluse.
L'Ater sarà sgravata di alcune incombenze in considerazione dell’esiguo numero di personale: l'Usr subentrerà nella titolarità dei rapporti attivi e passivi dei contratti sottoscritti, con l’obiettivo di consentire la definizione dei progetti entro la fine dell’anno e l’avvio dei lavori, il cui importo supera complessivamente i 14 milioni di euro, entro la successiva primavera.
Sono previste anche deroghe speciali alle procedure d’appalto e un iter di approvazione progettuale più snello. La Cabina di Coordinamento ha autorizzato, inoltre, l’incremento del contributo per l’istituto Gaetano Braga di Teramo, il cui importo passa da, 5,5 milioni ad oltre 9,5 milioni e per il liceo scientifico "M. Curie" di Giulianova, con un incremento dei fondi da 12,5 milioni a 15,7 milioni. Aumenti che si sono resi necessari, come ha spiegato la Regione, in seguito all’approvazione dei progetti esecutivi delle opere.
LE CASE ATER. In merito alla ricostruzione post sisma delle case Ater, il presidente Marco Marsilio, riconoscendo la necessità di passare a una gestione da parte dell’Usr sisma 2016 per velocizzare le pratiche degli edifici colpiti dal terremoto, ricorda che «le pratiche e le progettazioni in essere trovate nel 2019 erano sbagliate, in quanto si ipotizzava il recupero di strutture che invece dovevano essere demolite e ricostruite. Abbiamo dovuto ricominciare da capo a causa di progetti inadeguati, non tecnicamente fattibili», ha sottolineato Marsilio, «l’aggravio causato da queste situazioni ha accumulato ritardi a cui si sono aggiunti quelli causati da un personale insufficiente, negli uffici Ater, a garantire il disbrigo delle pratiche. Abbiamo cominciato a chiedere personale qualificato già al governo Conte e, successivamente, al governo Draghi. Nonostante le richieste non ci sono mai state risposte positive. I nostri sforzi, attraverso l’incremento dei fondi a disposizione, per favorire traslochi e altre operazioni, che hanno trovato la piena disponibilità anche da parte del commissario Guido Castelli, non sono stati sufficienti per arrivare al nodo della questione». Di qui la decisione di «prendere di petto la situazione anche perché», conclude Marsilio, «l’Usr ha tecnici e ingegneri che hanno concluso migliaia di pratiche, che erano arrivate nei loro uffici, e adesso hanno più tempo a disposizione per gestire questa grande mole di lavoro».
Marsilio ha rivolto, infine, un ringraziamento all presidente dell’Ater di Teramo, Maria Ceci, «per il lavoro fatto in questi anni, che ha permesso di arrivare a definire le strategie e avviare le demolizioni necessarie per la ricostruzione».