PESCARA
Il Falco corre in spiaggia, si sottrae al controllo ma poi viene multato / VIDEO
Mario Ferri, conosciuto per le sue occupazioni negli stadi, è il giovane sfuggito all'identificazione di un finanziere. Ora rischia anche una denuncia per resistenza ma lui smentisce su facebook
PESCARA. Esterno giorno, riviera centrale di Pescara. Il sole è tiepido, molto invitante per fare una bella corsetta in spiaggia. Mario Ferri, detto il Falco, conosciuto per le sue provocatorie e ribalde occupazioni negli stadi di calcio, è il giovane che decide di rompere gli indugi e di sfidare le limitazioni imposte dalle misure per prevenire il contagio da covid-19: indossa tuta e maglia rossa, trotterella sul bagnasciuga. Per pochi minuti, tutto sembra filare liscio. Poi però qualcuno lo vede e segnala la corsa "galeotta". Che finirà male, perché scatterà una multa da 4mila euro. Ma il Falco, sul suo profilo facebook, dice di non essere lui il ragazzo che corre sulla spiaggia. Che, questa volta, lui non c'entra nulla.
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La sequenza sul bagnasciuga. Dopo un po', due uomini, rappresentanti delle forze dell'ordine, sono quasi alle calcagna del giovane con la maglia rossa per intimargli che non può correre in spiaggia. Il ragazzo non si ferma, fa finta di non sentire, continua la sua corsa e anzi accelera quando è ormai alla vista di uno dei due uomini della guardia di finanza che nel frattempo si è avvicinato e gli è quasi addosso con la chiara intenzione di fermarlo. Il giovane non ci sta e fugge, il finanziere lo insegue ma poi a sua volta desiste. L'inseguito vuole sottrarsi alla identificazione e cerca rifugio in uno stabilimento balneare, poi l'immagine si ferma.
Sembra una scena da guardie e ladri, in realtà è soltanto la sequenza filmata da un videomaker sulla spiaggia pescarese, un mese dopo il varo dei decreti sul distanziamento sociale, nei giorni in cui si deve stare chiusi in casa per osservare la quarantena da coronavirus. La regola è chiara: vietato correre in spiaggia, neppure se si è soli e con una distesa di sabbia dove all'orizzonte non si vede neppure l'ombra di un essere umano. Chi contravviene, rischia sanzioni. Compreso il giovane con la maglia rossa, che successivamente viene identificato e multato con la applicazione della sanzione portata al massimale. Ora rischia persino una denuncia per resistenza a pubblico ufficiale. Insomma, se provocazione doveva essere, questa volta, è finita malissimo.
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