Il Mammut batte tutti, sul podio anche il castello di Celano e D’Annunzio 

Il Guerriero di Capestrano si piazza al quarto posto dietro il Vate Il numero degli ingressi ha raggiunto nella regione quota 188mila

L’AQUILA. Non c’è traccia dell’Abruzzo nella top ten dei musei, i monumenti e le aree archeologiche statali più visitati nell’arco del 2023. Ma la nostra regione ha fatto registrare un’affluenza di 188.504 visitatori, con un incremento di 3.815 unità rispetto all’anno precedente ancora fortemente segnato dalla pandemia del Covid 19. In termini di introiti lordi, la cultura ha permesso di incassare in Abruzzo quasi 294mila euro. E tra tutti, il luogo che ha maggiormente attratto visitatori è stato il Museo Nazionale dell’Aquila dove è esposto il celebre Mammut. Sul podio dei primi tre ci sono poi rispettivamente il Castello Piccolomini di Celano e la Casa natale di Gabriele D’Annunzio a Pescara.
Fuori dal podio il Museo Archeologico Nazionale che ha sede nella villa comunale di Chieti dove è custodito il Guerriero di Capistrano, scelto dalla Regione come simbolo dell’Abruzzo.
L’ARENA DEI GLADIATORI.
A livello nazionale, invece, il Colosseo si conferma la star tra i musei e parchi archeologici italiani più visitati nel 2023. Questi dati sono stati svelati ieri mattina a Roma dal ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, in occasione della presentazione dell’app ufficiale del Sistema Museale Nazionale, collegata alla piattaforma (museiitaliani.it), uno strumento che permette di informarsi, esplorare e acquistare in sicurezza i biglietti d’ingresso per i luoghi della cultura statali in tutto il territorio nazionale. Alla presentazione è intervenuto il Direttore generale dei Musei, Massimo Osanna.
ORGOGLIO SANGIULIANO.
«Lo straordinario successo dei musei italiani dimostra che stiamo lavorando nella direzione giusta nel segno della valorizzazione come recita l’articolo 9 della Costituzione», ha dichiarato il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, «i musei italiani hanno un immenso valore storico e identitario, a questo stiamo aggiungendo la qualità dei servizi, abbiamo idee e faremo molto di più. La app rappresenta una ulteriore tappa verso la modernizzazione e la valorizzazione. Possiamo offrire al mondo esperienze uniche grazie al nostro passato e alla nostra storia. Ogni italiano», ha concluso Sangiuliano, «dev’essere orgoglioso del suo patrimonio».
ROMA BATTE FIRENZE.
Il Colosseo è seguito dal Pantheon (a pagamento da luglio 2023), dalle Gallerie degli Uffizi e dal Parco archeologico di Pompei. Tra gli incrementi più rilevanti, c’è quello della Galleria dell’Accademia e dei Musei del Bargello di Firenze, i due musei fiorentini che, con la riorganizzazione ministeriale in corso si appresentano a formare un unico istituto autonomo e che, in termini di visitatori, hanno registrato un incremento di oltre il 40% ciascuno. Oltre ai musei più noti a livello nazionale si registrano variazioni positive in termini di ingressi anche fra i luoghi che fanno capo alle Direzioni regionali Musei nazionali. Fra questi, il Museo nazionale di Castel Sant’Angelo, il Cenacolo Vinciano, il Museo archeologico di Venezia e Castel Sant’Elmo a Napoli.
IL MAMMUT SUPERA IL VATE.
Torniamo in Abruzzo: ecco la nostra top ten. In cima alla lista, si diceva, spicca il Munda dell’Aquila che ha fatto registrare 56.824 visitatori (contro i 41.212 del 2022) per un incasso di 109.269 euro; al secondo posto si piazza il Castello Piccolomini di Celano con 37.815 ingressi (36.032 nel 2022) e 80.403 euro di incasso; terza posizione per il Museo Casa Natale di Gabriele D’Annunzio, in corso Manthonè a Pescara, con 22.746 visitatori (20.031) e un incasso di 40.771 euro.
A seguire: museo Archeologico nazionale di Chieti (18.215 ingressi con i 9.953 del 2022 e un incasso di 26.539 euro); Museo Archeologico della Civitella di Chieti (17.319 contro gli 8.651 – incasso 11.896 euro); Abbazia di San Clemente a Casauria a Castiglione a Casauria (13.318 contro i 3.567 – ingresso gratuito); Abbazia di Santo Spirito al Morrone a Sulmona (9.876 contro i 6.532, 19.918 euro); Area Archeologica di Amiternum all’Aquila (6.467 contro i 5.356 – ingresso gratuito); Museo Archeologico nazionale di Campli e area archeologica della necropoli di Campovalano (4.058 contro i 3.080 – incasso 4.738 euro) e infine, al decimo posto, il Parco Archeologico di Iuvanum a Montenerodomo (873 contro i 705 – ingresso gratuito).
©RIPRODUZIONE RISERVATA