delitto via tavo

Il papà di Cagnetta ascoltato in questura

PESCARA. Ha raccontato agli investigatori di aver ricevuto le condoglianze da Vincenzo Ciarelli per la morte del figlio. E’ stato sentito ieri in questura, Michele Cagnetta, il papà di Tommaso, l’uom...

PESCARA. Ha raccontato agli investigatori di aver ricevuto le condoglianze da Vincenzo Ciarelli per la morte del figlio. E’ stato sentito ieri in questura, Michele Cagnetta, il papà di Tommaso, l’uomo di 42 anni morto la sera del 2 luglio e per cui è finito in carcere Angelo Ciarelli, il rom di 38 anni.

Dopo l’omicidio, Vincenzo Ciarelli, parente di Angelo, si sarebbe recato a casa dei Cagnetta per dire al padre: «Hanno sparato a tuo figlio, te le dico per educazione».

La stessa versione che Cagnetta ha raccontato ieri agli investigatori della squadra Mobile di Pierfrancesco Muriana spiegando loro che è legato alla famiglia Ciarelli solo per la frequentazione degli stessi quartieri. Per l’omicidio di Cagnetta è stato accusato Angelo Ciarelli che il giorno successivo al presunto delitto è stato arrestato. Le sue impronte sono state anche trovate sull’auto con cui una coppia di tossicodipendenti di Francavilla si era recata al Ferro di cavallo, a Rancitelli, per comprare la droga.

Da qui, per una differenza di dieci euro, è scaturito un putiferio in cui, all’improvviso, Angelo avrebbe sparato a Cagnetta.

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