Il Pd dà l’altolà a D’Alfonso sui candidati sindaci
I segretari Castricone e Casciano gelano l’ex primo cittadino «Stop ai sei nomi, la scelta deve avvenire con le primarie»
PESCARA. I sei nomi proposti da Luciano D’Alfonso per la candidatura a sindaco del centrosinistra, alle Comunali dell’anno prossimo, agitano il Pd locale, già scosso da ciò che è accaduto a livello nazionale con l’elezione del capo dello Stato. I segretari provinciale e cittadino hanno accolto molto freddamente l’uscita dell’ex sindaco che, in un’intervista pubblicata ieri sul Centro, ha lanciato sei proposte per la prossima candidatura a primo cittadino di Pescara: D’Alfonso ha fatto i nomi dei consiglieri comunali del Pd Marco Alessandrini, Gianluca Fusilli e Antonio Blasioli, del presidente della Fondazione PescarAbruzzo Nicola Mattoscio, del presidente di Confindustria Pescara Enrico Marramiero e dell’imprenditore nonché ex consigliere comunale Antonello Ricci.
«Questo è un simpatico esercizio intellettuale», ha definito l’iniziativa di D’Alfonso il segretario provinciale del Pd, nonché deputato Antonio Castricone, «ci saranno tempi e modi per discutere in futuro di queste cose». Il responsabile del Pd provinciale ha quindi illustrato la sua idea. «I nostro partito e quelli della coalizione», ha spiegato, «dovranno trovare un metodo per coinvolgere tutte le personalità che intendono candidarsi. Questo ancora prima di pensare a una selezione». Castricone ha proseguito. «L’importante», ha fatto presente il segretario provinciale e deputato del Pd, «è far emergere tutte quelle persone che hanno voglia di impegnarsi per la cittadinanza. Per la scelta del candidato si deciderà dopo. Quasi certamente si ricorrerà alle primarie per individuare il candidato migliore. Ma ripeto, l’importante è che vengano fuori tutte le personalità intenzionate a candidarsi». Nessuna critica, tuttavia, alla proposta di D’Alfonso. «I sei nomi proposti sono un’opinione dell’ex sindaco», ha osservato, «che non incide né in senso negativo e né positivo sul dibattito. Non penso che possa essere bruciato qualche possibile candidato».
Una doccia fredda per D’Alfonso è arrivata anche dal segretario cittadino del Pd Stefano Casciano. «Sono tutti bei nomi quelli proposti», ha affermato, «persone senza dubbio dotate di ottima capacità. Ma decisioni del genere devono arrivare dal partito e soprattutto dalla coalizione. Ci sono i metodi per scegliere, le primarie innanzitutto». «Ognuno è libero di dire ciò che vuole», ha aggiunto, «D’Alfonso è un personaggio autorevole del Pd e ha diritto di esprimere le proprie opinioni. Non voglio dare un giudizio sul suo comportamento. Ci tengo però a dire che le primarie restano il metodo più giusto per scegliere il candidato sindaco». Dello stesso avviso il capogruppo del Pd in Comune Moreno Di Pietrantonio. «A decidere il candidato sindaco del centrosinistra dovranno essere i cittadini con le primarie», ha avvertito, «sono sempre stato un sostenitore di questo metodo, grazie al quale possono candidarsi tutti». «Non credo che D’Alfonso voglia candidarsi di nuovo a sindaco», ha concluso, «è troppo concentrato sulle prossime regionali».(a.ben.)
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