ABRUZZO
Il Pd riparte da capo e punta su Paolucci per sfidare Marsilio
La svolta dopo gli incontri, andati a vuoto, con Azione e M5S. E parte l’invito agli alleati: non facciamo decidere a Roma
PESCARA. Il Pd riprende in mano le redini di Abruzzo Insieme. E dopo il mezzo passo falso di tre giorni fa, quando la mini-riunione a tre, con Azione e M5S, è finita con una fumata nera e la prospettiva inopportuna di far decidere a Roma, preme il tasto rewind per ripartire da capo mettendo in campo un solo nome da proporre alla coalizione. Per il Pd lo sfidante di Marco Marsilio alle regionali 2024 è Silvio Paolucci, un politico e non un civico, come l’ex rettore Luciano D’Amico.
Così l’azionista di maggioranza rimette in carreggiata il progetto di ampia coalizione e invita gli alleati, consenzienti o meno, a partecipare a un imminente tavolo politico che dovrà svolgersi in Abruzzo, per mettere in campo proposte alternative e per scongiurare una decisione piovuta dall’alto.
È una mossa politica azzeccata quella andata in scena ieri, dalle 18, durante la direzione regionale del partito. Poche ore dopo, anche il coordinatore regionale dei 5 Stelle, Gianluca Castaldi, ha chiamato a raccolta i suoi portavoce, e durante la riunione, aperta a tutti i livelli, sarebbe stato fatto il nome di Giovanni Legnini, perché gradito al leader Giuseppe Conte. Ma è una proposta lanciata inaudita altera parte, cioè senza interpellare il diretto interessato.
Quindi l’appello «a tutte le forze civiche e politiche, ai movimenti che con grande lealtà hanno costruito le condizioni per arrivare fino a questo avanzato punto di discussione, perché si assumano con noi la responsabilità di definire unitariamente la candidata o il candidato che guiderà questo progetto.
Ora tocca agli altri rispondere all’appello accorato. Ma non c’è tempo da perdere.
(l.c.)
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