Il pm: Cordoma punì il dirigente Di Donato
Parte il primo processo di Cordoma: il sindaco di Montesilvano accusato di abuso per il trasferimento del dirigente comunale. La procura: siluramento politico. Un dipendente in aula: mandati a lavorare in uno sgabuzzino
MONTESILVANO. Ieri, nell'aula 1 del tribunale di Pescara che ospita il processo Ciclone a carico dell'ex sindaco Enzo Cantagallo e di altri 31 imputati, si è presentato anche Pasquale Cordoma: è cominciato, con un'udienza di due ore e mezza per il trasferimento del dirigente comunale Costantino Di Donato, l'autunno dei processi del sindaco. Per il pm Gennaro varone, lo spostamento di Di Donato è stato un «siluramento politico» deciso in un pranzo tra Cordoma e i consiglieri regionali Lorenzo Sospiri e Carlo Masci.
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Dante Verziere, funzionario dell'Abusivismo edilizio, testimone chiamato dalla procura, ha aggiunto: «Quando, dall'Urbanistica, mi hanno trasferito all'Abusivismo edilizio il settore non esisteva neanche. Così, siamo andati a lavorare in una sala senza mobili, in uno stanzino con due armadi pieni di documenti sequestrati nell'inchiesta Ciclone e l'ufficio di Di Donato ricavato in uno spogliatoio dell'impresa di pulizia. L'Abusivismo edilizio di Montesilvano», ha aggiunto, «è un caso unico in Italia perché è diviso dall'Urbanistica e non abbiamo accesso alle pratiche: è come un figlio che viene staccato dalla madre».
In questo primo processo, Cordoma è accusato di abuso d'ufficio per lo spostamento di Di Donato, difeso dall'avvocato Sergio Arquilla, dai Lavori pubblici all'Abusivismo edilizio: per il pm Varone, la politica ha voluto punire Di Donato, un dirigente non sponsorizzato dai partiti, affidandogli un altro incarico per liberare così una poltrona a Bellafronte Taraborrelli, successore di Di Donato tra il 2008 e il 2009 e dirigente a Pescara tra 2009 e 2010. Nell'udienza di ieri, il primo a parlare è stato l'ex dirigente alle Finanze Carlo Pagliaroli e a seguire i dipendenti comunali Donato Di Raffaele, Raffaele Minichilli ed Ettore D'Anniballe. Non si è presentanto, per un errore nella notifica, un altro testimone, Andrea Koveos, chiamato non dalla procura ma da Di Donato, che si è costituito parte civile contro Cordoma. Koveos, ex ufficio stampa di Cordoma all'alba dell'amministrazione di centrodestra, ha un ruolo doppio: oltre a testimoniare nel processo Di Donato, è stato il primo a denunciare i presunti trucchi dei politici per favorire i propri raccomandati nei concorsi del Comune banditi nel 2007, a sei mesi dalle elezioni.
Il sindaco, seduto al primo banco accanto al suo legale Federico Squartecchia, è uscito dall'aula senza parlare: «Non voglio rilasciare dichiarazioni», ha affermato. Ad aspettare Cordoma, nel corridoio del tribunale, il consigliere Pdl Benito Olivieri: Cordoma e Olivieri si sono salutati con un abbraccio. Ad attendere il sindaco anche Pippo Lomedico del suo staff: «Il sindaco presenzierà a tutte le udienze», ha detto Lomedico. Sarà una maratona visto che l'11 ottobre Cordoma sarà impegnato in due udienze preliminari: l'inchiesta Ecoemme con i reati di associazione a delinquere e corruzione e l'inchiesta sul trasferimento di una psicologa dell'Azienda speciale (tentata concussione). Il 18 ottobre, quarta udienza in dodici giorni, udienza preliminare dell'inchiesta sui concorsi.
Prossima udienza del processo Di Donato, il 2 dicembre: insieme a Koveos, sfileranno i testimoni di Cordoma e cioè Valter Cozzi, assessore provinciale e consigliere dell'Udc, e Carlo Tereo de Landerset, Pdl, ex assessore che si è dimesso per i contrasti con il sindaco.
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Dante Verziere, funzionario dell'Abusivismo edilizio, testimone chiamato dalla procura, ha aggiunto: «Quando, dall'Urbanistica, mi hanno trasferito all'Abusivismo edilizio il settore non esisteva neanche. Così, siamo andati a lavorare in una sala senza mobili, in uno stanzino con due armadi pieni di documenti sequestrati nell'inchiesta Ciclone e l'ufficio di Di Donato ricavato in uno spogliatoio dell'impresa di pulizia. L'Abusivismo edilizio di Montesilvano», ha aggiunto, «è un caso unico in Italia perché è diviso dall'Urbanistica e non abbiamo accesso alle pratiche: è come un figlio che viene staccato dalla madre».
In questo primo processo, Cordoma è accusato di abuso d'ufficio per lo spostamento di Di Donato, difeso dall'avvocato Sergio Arquilla, dai Lavori pubblici all'Abusivismo edilizio: per il pm Varone, la politica ha voluto punire Di Donato, un dirigente non sponsorizzato dai partiti, affidandogli un altro incarico per liberare così una poltrona a Bellafronte Taraborrelli, successore di Di Donato tra il 2008 e il 2009 e dirigente a Pescara tra 2009 e 2010. Nell'udienza di ieri, il primo a parlare è stato l'ex dirigente alle Finanze Carlo Pagliaroli e a seguire i dipendenti comunali Donato Di Raffaele, Raffaele Minichilli ed Ettore D'Anniballe. Non si è presentanto, per un errore nella notifica, un altro testimone, Andrea Koveos, chiamato non dalla procura ma da Di Donato, che si è costituito parte civile contro Cordoma. Koveos, ex ufficio stampa di Cordoma all'alba dell'amministrazione di centrodestra, ha un ruolo doppio: oltre a testimoniare nel processo Di Donato, è stato il primo a denunciare i presunti trucchi dei politici per favorire i propri raccomandati nei concorsi del Comune banditi nel 2007, a sei mesi dalle elezioni.
Il sindaco, seduto al primo banco accanto al suo legale Federico Squartecchia, è uscito dall'aula senza parlare: «Non voglio rilasciare dichiarazioni», ha affermato. Ad aspettare Cordoma, nel corridoio del tribunale, il consigliere Pdl Benito Olivieri: Cordoma e Olivieri si sono salutati con un abbraccio. Ad attendere il sindaco anche Pippo Lomedico del suo staff: «Il sindaco presenzierà a tutte le udienze», ha detto Lomedico. Sarà una maratona visto che l'11 ottobre Cordoma sarà impegnato in due udienze preliminari: l'inchiesta Ecoemme con i reati di associazione a delinquere e corruzione e l'inchiesta sul trasferimento di una psicologa dell'Azienda speciale (tentata concussione). Il 18 ottobre, quarta udienza in dodici giorni, udienza preliminare dell'inchiesta sui concorsi.
Prossima udienza del processo Di Donato, il 2 dicembre: insieme a Koveos, sfileranno i testimoni di Cordoma e cioè Valter Cozzi, assessore provinciale e consigliere dell'Udc, e Carlo Tereo de Landerset, Pdl, ex assessore che si è dimesso per i contrasti con il sindaco.
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